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Burkina Faso
La grande moschea di Bobo-Dioulasso vista nella sua interezza
Localizzazione
Burkina Faso - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Burkina Faso - Stemma
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Burkina Faso - Bandiera
Burkina Faso - Bandiera
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Avviso di viaggio! ATTENZIONE: Nel paese sono presenti disordini civili, fenomeni di matrice terroristica, nonché uno scenario politico-istituzionale ancora instabile. La Farnesina sconsiglia tutti i viaggi in Burkina Faso al di fuori della capitale.
Avvisi turistici governativi
(Ultimo aggiornamento: settembre 2021)

Burkina Faso è uno Stato dell'Africa occidentale.

Da sapere[modifica]

Burkina Faso confina con il Mali a nord, il Togo e il Ghana a sud, la Costa d'Avorio a sud-ovest, il Benin a sudest e il Niger a est. Nel 1960 ottenne l'indipendenza dalla Francia e divenne Repubblica dell'Alto Volta. Il nome attuale, Burkina Faso, fu istituito il 4 agosto 1984 dal presidente rivoluzionario Thomas Sankara, e significa la terra degli uomini integri.

Cenni geografici[modifica]

L'altitudine media del Burkina Faso è di 400 m; si tratta quindi di una regione relativamente piana. Il sudovest è invece dominato da un massiccio di arenaria; qui si trova la più alta vetta del paese, il Ténakourou (749 m s.l.m.). I bordi del massiccio sono costituiti da ripide scarpate, con dislivelli fino a 150 m.

Il vecchio nome del paese, Alto Volta, si doveva a quattro importanti fiumi che ne attraversano il territorio: il Comoé, il Mouhoun (precedentemente chiamato Volta Nero), il Nakambé ("Volta Bianco") e il Nazinon ("Volta Rosso"). Il Mouhoun e il Comoé sono i due unici corsi d'acqua con presenza di acqua tutto l'anno.

Il bacino del fiume Niger costituisce il 27% della superficie del Paese. I tributari (Béli, Gorouol, Goudébo e Dargol) hanno andamento stagionale; sono in secca per circa metà dell'anno, ma possono anche causare notevoli inondazioni.

Fra i numerosi laghi del Burkina Faso, i principali sono il Tingrela, il Bam e il Dem, oltre ai grandi bacini di Oursi, Béli, Yomboli e Markoye.

Quando andare[modifica]

Per scegliere quando andare nel Burkina Faso è opportuno tenere presente che il clima è principalmente tropicale, con due stagioni distinte: la stagione delle piogge, da maggio-giugno a settembre (più breve nel nord), con precipitazioni comprese fra i 600 e i 900 mm; e la stagione secca, in cui soffia l'harmattan, un vento secco e caldo proveniente dal Sahara.

Cenni storici[modifica]

Le prime tracce umane risalgono al periodo preistorico che va dal 12.000 al 5.000 a.C. Fra il XV e il XVI secolo d.C. la regione del Burkina Faso fu uno dei centri economici più importanti dell'impero Songhai. I francesi iniziarono la colonizzazione della regione del Burkina Faso nel 1896, sottomettendo il regno Mossi di Ouagadougou, trasformandolo prima in un protettorato e poi in una colonia a tutti gli effetti. Il territorio è stato più volte annesso e smembrato ad altri territori eterogenei dai francesi per motivi politici, fino al 5 agosto 1960, data in cui ha ottenuto l'indipendenza.

Lingue parlate[modifica]

La lingua ufficiale è il Francese, parlato dalla maggior parte della popolazione (in alcuni villaggi le donne e i bambini non lo parlano). Sono però diffuse altre lingue legate alle varie etnie, la più diffusa è la lingua more per i mossi e il dioula per l'omonima etnia (diffusa in particolare nella zona di Bobo Djoulasso). Al confine col Mali, in particolare verso Gorom-Gorom, sono presenti i nomadi di etnia peul che parlano l'omonima lingua.

Letture suggerite[modifica]

  • David Sudlow, The Tamasheq of North-East Burkina Faso, Köln, Köppe, 2001 - ISBN 3-89645-380-7
  • Carlo Batà "L'Africa di Thomas Sankara" - Edizioni Achab
  • Vittorio Martinelli con Sofia Massai, La voce nel deserto, Zona Editrice, 2009
  • Alessandro Aruffo, "Sankara", Massari Editore 2007


Territori e mete turistiche[modifica]

Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Delta del Volta — Prevalentemente abitato da cristiani e include la capitale.
      Regione del Volta Nero — La parte più lussureggiante e con più diversità culturale del paese. Prende nome dall'omonimo fiume nazionale (Mouhoun è il nome attuale).
      Burkina Faso orientale — Arido, prevalentemente abitato da musulmani, e sede di parchi nazionali più visitati del paese.
      Burkina Faso settentrionale — Dominata dalla Sahel, casa delle popolazioni Fulani e Tuareg.

Centri urbani[modifica]

  • 12.3686-1.52751 Ouagadougou Ouagadougou su Wikipedia (Nota come Ouaga (pronuncia: "Wa-Gha")) — La capitale, situata nel centro del paese, nell'area nota come Mossi Plateau.
  • 10.6308-4.758892 Banfora Banfora su Wikipedia — Base di partenza per rilassarsi nelle piacevoli cascate Karfiguela, dove è possibile immergere i piedi in acqua e fare il bagno, in piccole piscine naturali. Nel vicino lago Tengrela dove vive l'omonima etnia, è possibile navigare le placide acque per avvistare gli ippopotami.
  • 11.1833-4.283333 Bobo-Dioulasso Bobo-Dioulasso su Wikipedia — La seconda più grande città del paese situata nel sudovest. Capitale culturale e della musica, nelle strade è facile ascoltare percussionisti e melodie afro da artisti improvvisati. Da non perdere la visita della “Grande Mosquée” bellissimo esempio di architettura saheliana in mattoni di fango con torri coniche irte di spuntoni di legno. Poi l’adiacente quartiere di Kibidwe, la parte più antica della città e sempre a piedi il “Grand Marché” per perdersi tra le innumerevoli bancarelle stipate nei vicoli coperti che vendono di tutto, si trova anche un interessante zona dedicata agli oggetti di artigianato, soprattutto di legno.
  • 12.4621-3.45794 Dédougou Dédougou su Wikipedia
  • 10.3167-3.166675 Gaoua Gaoua su Wikipedia — Non proprio una piacevole città ma è vicina alle Rovine di Loropéni, un patrimonio dell'UNESCO.
  • 12.25-2.366676 Koudougou Koudougou su Wikipedia
  • 13.5833-2.416677 Ouahigouya Ouahigouya su Wikipedia
  • 12.050.3666678 Fada N'Gourma Fada N'gourma su Wikipedia — Punto d'accesso per il parco nazionale del sudest. Inoltre la città è famosa per il miele di Fada, facilmente reperibile nei mercati.

Altre destinazioni[modifica]


Come arrivare[modifica]

Requisiti d'ingresso[modifica]

La vaccinazione per la febbre gialla è obbligatoria per i tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla provenienza. È richiesto il visto d'ingresso presso l'Ambasciata Burkinabé in Italia. che si trova a Roma, sono richieste per l'ottenimento 3 fototessere, un modulo compilato in 3 copie, ed ha un costo di 35 euro valido per un'entrata singola.

I controlli all'aeroporto in arrivo sono abbastanza rigidi; ricordarsi di compilare la scheda d'ingresso prima di farla controllare alla polizia, perché è capitato che dopo averla compilata venga richiesta una "mancia".

In aereo[modifica]

L'Italia non è direttamente collegata con l'aeroporto internazionale di Ouagadougou, è necessario fare scalo a Tripoli, Algeri, Parigi, Addis Abeba, Abidjan o Casablanca.

I collegamenti per Ouagadougou sono quotidiani con AirFrance (scalo a Parigi) o Turkish Airlines (scalo a Istanbul), o settimanali con Air Algerie (scalo ad Algeri). Quasi tutti i voli fanno uno scalo ulteriore per imbarcare o sbarcare passeggeri a Niamey, capitale del Niger, a un'ora di volo da Ouagadougou ma anche un fuso orario in avanti.


Come spostarsi[modifica]

In treno[modifica]

Non esiste un vero e proprio sistema ferroviario, in quanto l'unico collegamento è quello che collega Abidjan in Costa d'Avorio a Ouagadougou.

In auto[modifica]

Qualsiasi spostamento va fatto mediante auto con guidatore presi a noleggio.

In autobus[modifica]

In Burkina Faso non si consigliano mezzi pubblici in quanto sono pochissimo presenti, in condizioni di pessima manutenzione e non percorrono grandi tratte.

Cosa vedere[modifica]

Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Burkina Faso.
  • Tiebélé — Il villaggio è posto nella parte sud del paese, 40 km ad est di Pô, nella regione abitata dal gruppo etnico dei Gourounsi. È un villaggio indimenticabile poiché quasi tutte le abitazioni, dette "sukhala", prive di finestre, sono adornate da simboli tipici della tradizione animista (e.g. disegni geometrici, oggetti stilizzati e animali), i cui colori di spicco sono l’ocra e il nero. Le case hanno forme (e.g. quadrate, rotonde, etc.) che differiscono in accordo al ceto sociale di chi ci dimora. Ogni abitazione è dotata di piccole e anguste porte ma alcune di esse sono a dir poco meravigliose. Artefici di questa singolare espressione artistica sono le donne, che usano penne di faraona per dipingere.
  • Mercato di Gorom Gorom — Il giovedì è il giorno del celebre mercato che inizia ad animarsi intorno alle 11 del mattino. Quello che più colpisce è la miscellanea di etnie presenti e facilmente distinguibili: Tuareg, Peul, Bella e Mossi. Si possono trovare anche commercianti di bestiame ghanesi. Da non perdere il mercato riservato alla tratta di animali situato a 1 km in direzione nord, in cui è possibile trovare intere mandrie di capre, zebù e cammelli. Questo mercato sarà in grado di stimolarvi tutti i sensi, attraverso: i lamenti dei vari animali, gli sgargianti colori delle stoffe (indossate e vendute), la caratteristica polvere rossa, le persone e la presenza dell'incombente Sahara.
  • Bani — In questo polveroso e sperduto villaggio del Sahel a 60 km da Dori, troverete le "7 moschee", in tipico stile sudanese il complesso architettonico di edifici è veramente stupefacente, sia per la bellezza e sia per l'imponenza. Sono 7, poiché rappresentano un uomo con il piede incrociato visto dall'alto: la più grande e ben tenuta deve rappresentare la testa, mentre altre 2 le spalle, altre 2 le mani e altre 2 i piedi. Queste ultime 6 hanno i minareti crollati in seguito a delle forti piogge impreviste per questi luoghi, sorgono su un altipiano, polveroso e costantemente sferzato dal vento. Il piccolo villaggio di Bani, dove è impossibile fermarsi a mangiare e difficile trovare acqua potabile, è composto da poche capanne di fango sorte a ridosso della Grande Moschea.
  • Oursi — Sperduto villaggio, 40 km a nord di Gorom Gorom, rappresenta il confine naturale tra il deserto e il Sahel. Qua infatti iniziano le dune di sabbia, contro cui, lottano, ogni giorno allevatori e contadini del posto per preservare i loro poveri averi.
  • Obire — Vicino alle misteriose rovine di Loropeni (ovvero una strana roccia con particolari incisioni), sorge il villaggio di Obire, noto per essere la capitale della tribù dei Gan. Si può facilmente incontrare il sovrano dei Gan, e sicuramente vale la pena visitare il santuario dei Re Gan: in una radura, tra l'erba alta e sotto ad un enorme mango, ci sono 12 casette di mattoncini rossi che conservano le tombe dei Re, attualmente rappresentati da statue di fango decorate con i cauri. Il Re tiene il Gran Consiglio proprio in questo luogo, affinché siano testimoni anche i Re del passato. I Gan provengono dal Ghana, fuggirono quando l’impero degli Ashanti era al massimo splendore, tanto che le donne ancora conservano quella sapienza ancestrale nella lavorazione dell’oro.
  • Dafra — Non è un villaggio ma uno stagno sperduto in un incantevole canyon nelle campagne intorno a Bobo Dioulasso. Qui, si ripetono costantemente dei sacrifici propiziatori per qualsiasi problema; il Gran Feticheur sacrifica un animale, solitamente un pollo o una capra, ne legge le interiora, per poi darle in pasto a dei mostruosi pesci gatto che vivono nel piccolo stagno.
  • Ouahabou — Sull'unica direttrice che collega la capitale con Bobo Dioulasso, si può visitare la moschea di Ouahabou, tipico esempio di architettura sudanese sorge in un luogo desolato, dove il suo giallo ocra contrasta con il cielo azzurro.
  • Boni — In questo villaggio sulla strada per Bobo Dioulasso da Ouagadogou, è stata costruita una singolare chiesa poiché la sua facciata è una maschera, sembra testimoniare la perfetta sintesi tra la colorata cultura afro e quella più austera dei cattolicesimo.


Cosa fare[modifica]


Valuta e acquisti[modifica]

UEMOA - Mappa paesi aderenti
Franco CFA - Mappa paesi aderenti
La valuta nazionale è il Franco CFA (XOF). Questa stessa moneta è usata da tutti gli stati appartenenti all'Unione Economica e Monetaria Ovest-Africana (Union économique et monétaire ouest-africaine - UEMOA).
L'Unione Economica e Monetaria Ovest-Africana, alla quale appartengono i seguenti stati: Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo, aderisce alla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Economic Community of West African States - ECOWAS / Communauté Économique des États de l'Afrique de l'Ouest - CEDEAO).
Sebbene il Franco CFA centrafricano (XAF) e il Franco CFA Africa occidentale (XOF) hanno sempre avuto lo stesso valore monetario rispetto alle altre valute, sono in linea di principio due valute separate perché in qualunque momento le autorità monetarie competenti potrebbero variarne il tasso di cambio. Pertanto queste valute sono "teoricamente" accettate solo nelle nazioni in cui circolano ufficialmente.
Alla Comunità Economica e Monetaria dell'Africa Centrale (Communauté Économique et Monétaire de l'Afrique Centrale - CEMAC) appartengono i seguenti stati: Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Gabon e Ciad.
ECOWAS - Mappa paesi aderenti
Moneta da 1 Franco CFA

Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD

I prodotti locali si trovano a buon prezzo, ma essendo molti dei beni importati, non c'è sempre quella convenienza che ci si aspetterebbe.

A tavola[modifica]

Il cibo locale è apprezzabile anche dagli occidentali, e non si discosta molto da alcune pietanze che si possono trovare anche nel Nordafrica. Una specie di riso a grani piccoli è spesso servito come fosse cuscus, mescolato a verdure con carne o pesce (riz grasse) o salsa di pomodoro e cipolla (riz tomate), poi si trovano spesso anche un'accettabile pizza, insalate, ottime cipolle locali, frutta (specialmente mango, banane e papaia), e panini, hamburger o fritture varie.

Bevande[modifica]

Soprattutto bibite e succhi di frutta, ma vi sono due birre locali molto valide, la Brakina, e specialmente la Beaufort, davvero ottima anche secondo i nostri standard. Si trova anche vino francese importato.

Infrastrutture turistiche[modifica]

Alcuni validi ristoranti caratteristici e un enormità di microscopici ristoranti per i residenti sono la tipologia di posti per mangiare che si incontra. Il livello di igiene dei ristorantini per i locali non è garantito, specialmente nel lavaggio dei cibi e delle stoviglie.

Vi sono alberghi generici in centro città, con la maggior parte dei comfort eccetto quelli più moderni, leggermente decaduti in manutenzione e con un servizio cortese ma molto lento, ed inoltre sommersi da smog e rumore di traffico. Poi vi sono molti bed & breakfast caratteristici, altamente consigliati. Prezzi bassi.

Eventi e feste[modifica]

Festività nazionali[modifica]

Data Festività Note
1 gennaio Capodanno Festività internazionale
3 gennaio Festa della rivoluzione Ricorrenza del colpo di stato (1966)
8 marzo Festa della donna Festività internazionale
marzo/aprile Pasqua Festività cristiana
1 maggio Festa dei lavoratori Festività internazionale
maggio/giugno Ascensione Festività cristiana
5 agosto Festa dell'indipendenza Indipendenza dalla Francia (1960)
15 agosto Assunzione Festività cristiana
1 novembre Ognissanti Festività cristiana
11 dicembre Festa della repubblica Memoriale della nascita della repubblica semi-autonoma sotto il dominio francese (1958)
25 dicembre Natale Festività cristiana che segna la nascita di Cristo
1 muharram Ras as-Sana Festività musulmana che segna l'inizio del nuovo anno islamico
12 rabi' al-awwal Mawlid Festività musulmana che segna la nascita del profeta Maometto
1 shawwal Id al-fitr Festività musulmana che segna la fine del Ramadan
10 dhul-hijja Id Al Adha Festività musulmana del sacrificio o del montone detta anche Tabaski o Id El Kabir (grande festa)


Essendo una nazione con una forte presenza musulmana, oltre a quelle cristiane, vengono festeggiate anche le ricorrenze dell'islam.

Sicurezza[modifica]

Prima di intraprendere un viaggio consultare il sito Viaggiare sicuri della Farnesina per le indicazioni aggiornate sulla sicurezza del Paese.

A causa di fenomeni di matrice terroristica e di uno scenario politico-istituzionale ancora instabile sono sconsigliati tutti i viaggi nel paese.

Attenzione: l'illuminazione stradale è approssimativa, e i motorini a volte non hanno le luci, e ciononostante vanno veloci anche di notte su strade sterrate senza dare precedenza a nessuno. Attenzione ad attraversare la strada, il traffico di motorini è feroce e le regole non sempre sono rispettate.

Situazione sanitaria[modifica]

Oltre a poche strutture nella capitale, le strutture sanitarie nel paese sono arretrate. Si consigliano la profilassi antimalarica, le vaccinazioni contro epatite A e B, morbillo e meningite, ed è obbligatoria quella contro la febbre gialla, che vi verrà chiesta in aeroporto. Consigliato infine di fare uso di prodotti repellenti.

Rispettare le usanze[modifica]

Ramadan

Il Ramadan è il nono e il più sacro mese del calendario islamico e dura 29-30 giorni. I musulmani digiunano ogni giorno per tutta la sua durata e la maggior parte dei ristoranti resterà chiusa fino al crepuscolo. Niente (compresa l'acqua e sigarette) dovrebbe passare attraverso le labbra dall'alba al tramonto. Gli stranieri e i viaggiatori sono esentati, ma dovrebbero comunque astenersi dal mangiare o bere in pubblico in quanto considerato maleducato. Le ore di lavoro diminuiscono anche nel mondo aziendale. Le date esatte del Ramadan dipendono da osservazioni astronomiche locali e possono variare da Paese a Paese. Il Ramadan si conclude con la festa di Eid al-Fitr, che può durare diversi giorni, di solito tre nella maggior parte dei Paesi.

  • 11 marzo – 9 aprile 2024 (1445 AH)
  • 1 marzo – 29 marzo 2025 (1446 AH)
  • 18 febbraio – 19 marzo 2026 (1447 AH)
  • 8 febbraio – 8 marzo 2027 (1448 AH)

Se avete in programma di viaggiare nel Burkina Faso durante il Ramadan, prendere in considerazione la lettura dell'articolo Viaggiare durante il Ramadan.

Il Burkina è un paese abbastanza conservatore, e non sono comuni gli abbigliamenti succinti o troppo "nudi", neanche per gli uomini, che indossano quasi sempre pantaloni lunghi, scarpe e camicie a maniche lunghe anche nel caldo più atroce. Rarissimo vedere una persona a petto nudo o in pantaloncini, o una donna in minigonna o tacchi a spillo in Burkina. Ciononostante la società Burkinabè è piuttosto liberale e la sera, in vari locali, si vedono donne e uomini del posto ballare, bere, mangiare e divertirsi allegramente al suono di orchestre dal vivo.

Come restare in contatto[modifica]

Telefonia[modifica]

Roaming africano

La "zona di roaming mobile gratuita" dell'Africa occidentale esiste dal 1 marzo 2018, quindi le schede SIM di Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea, Mali, Senegal, Sierra Leone e Togo possono essere utilizzate in modo simile a quelle dell'Unione europea. Si può chiamare ogni numero telefonico afferente a queste nazioni alla tariffa locale, tuttavia, esiste un limite massimo di 300 minuti al mese per le chiamate in arrivo.

La telefonia cellulare buona è assicurata da un paio di operatori locali. Conviene comprare una sim locale per chiamare in Europa.

Internet[modifica]

La connessione internet è buona ad Ouagadougou, la capitale.


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Territori con status indefinito: bandiera Sahara Occidentale

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Territori africani spagnoli: Ceuta · Isole Canarie · Melilla · SpagnaSpagna (bandiera) Plazas de soberanía (Chafarinas · Peñón de Alhucemas · Peñón de Vélez de la Gomera · Perejil)

Territori africani yemeniti: YemenYemen (bandiera) Socotra

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