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Pamplona
IruñaIruñea
Veduta del centro con la plaza Castillo e la monumentale plaza de toros nell'angolo in basso a destra
Stemma e Bandiera
Pamplona - Stemma
Pamplona - Stemma
Pamplona - Bandiera
Pamplona - Bandiera
Stato
Regione
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa della Spagna
Mappa della Spagna
Pamplona
Sito istituzionale

Pamplona (Iruña o Iruñea in basco) è il capoluogo della Navarra.

Da sapere[modifica]

Manifestanti nudi contro la festa di san Firmino

Pamplona è rinomata a livello mondiale per i festeggiamenti in onore del santo Firmino d'Amiens (Los Sanfermines) che ricorrono ogni anno il 6 luglio per terminare alla mezzanotte del 14 luglio successivo. Le celebrazioni includono, fra l'altro, le corse dei tori (Los encierros), lasciati liberi di scorrazzare per le vie cittadine in determinate ore del giorno. Si tratta di una manifestazione cruenta, aspramente contestata da varie organizzazioni, comprese quelle in difesa dei diritti degli animali che in passato hanno inscenato forme di protesta plateali puntualmente riportate dai Media internazionali. Nonostante ciò la festa di San Firmino è ancora in grado di attrarre 1.000.000 di spettatori l'anno.

Lo scrittore americano Ernest Hemingway contribuì più di tutti a suggellare la fama mondiale di questa festa locale. Nel suo primo romanzo "Fiesta" (Titolo originale: The Sun Also Rises), pubblicato nel 1926, Hemingway descrive accuratamente il rituale di los Encerrios. La trama del romanzo, piuttosto superficiale - una combriccola di amici che si reca nella cittadina della Navarra con l'intento di assistere ai festeggiamenti - offre allo scrittore lo spunto per indagare su temi universali come le origini ancestrali dell'uomo e il connubio amore-morte, un filone, quest'ultimo, ricorrente in vari esponenti della letteratura spagnola come Federico Garcia Lorca.

Hemingway non fu il solo a determinare le fortune turistiche di Pamplona oltre l'oceano. Un altro scrittore americano, forse meno noto, James A. Michener, descrive la festa di San Firmino nel suo libro "Iberia" del 1960 analizzandola da un punto di vista storico molto ampio che va dalla conquista islamica della Spagna al concetto buddista delle rinascite e inserendola in temi controversi e dibattuti dell'epoca come il cattolicesimo, la dittatura franchista e quella sovietica, avanzando addirittura una sorta di profezia circa la caduta del regime sovietico inconcepibile a quei tempi ma avveratasi puntualmente un trentennio più tardi.

Quando andare[modifica]

Nei giorni della festa di San Firmino, i prezzi, anche della pensione più economica, sono quadruplicati e difficilmente troverete un letto libero a meno che non abbiate prenotato mesi prima. Per il resto i mesi più caldi sono luglio e agosto quando le temperature superano i 40° mentre nelle notti invernali il termometro può scendere facilmente sotto lo 0.

Cenni storici[modifica]

Pompeo Magno è generalmente accredidato come il fondatore della città, anche se scavi archeologici eseguiti negli anni 2001-2003 nella piazza del castello hanno portato alla luce monete della seconda metà del II secolo a. C. inequivocabilmente coniate dal popolo dei Vasconi in quanto riportano sia sul davanti che sul retro la scritta Bascunes.

La tesi della fondazione di Pamplona da parte di Pompeo è sostenuta da Strabone nel Libro III del suo volume Geografia dedicato all'Iberia. Sappiamo inoltre che c'era stato un accordo precedente tra Romani e tribù locali in quanto un'epigrafe bronzea riporta che il padre di Pompeo concesse la cittadinanza a 9 cavalieri vasconi che lo avevano aiutato nella presa di Ascoli durante la guerra sociale.

Nell'inverno del 75 a.C., il generale romano, forte dell'alleanza stipulata dal padre, aveva stabilito nell'area il suo accampamento da dove dirigeva le azioni militari contro Sertorio. La città che portava il nome di Pompaelo presentava difese naturali essendo situata ad un'altitudine di 450 m. sulla valle dell'Ebro e circondata da due lati dal fiume Arga. L'area intorno presentava inoltre buoni pascoli adatti ad assicurare la sussistenza dei legionari rimasti in città.

Al tempo del dominio visigoto la città fu sede episcopale e secondo fonti attendibili un suo vescovo partecipò nel 589 al III concilio di Toledo conclusosi con la conversione di re Recaredo I al cattolicesimo.

Le truppe al comando dei califfi omayyadi di al-Andalus giunsero a Pamplona nel 714 e lasciarono un presidio di Berberi a guardia della città come dimostra un cimitero musulmano rinvenuto nella piazza del castello durante gli scavi del 2003. Tuttavia una spedizione nel 755 l'ultimo governatore di Al-Andalus, Yusuf al Fihri, inviò una spedizione per sedare rivolte basche nei pressi di Pamplona ma fu respinta.

Nel 778, il re dei Franchi Carlo Magno conquistò Pamplona ma dovette ritirarsi in fretta per sedare una rivolta dei Sassoni. I Baschi che desideravano avere buoni rapporti anche coi vicini musulmani aggredirono la retroguardia e liberarono Ibn al-Aʿrabī, un alto esponente arabo che il re dei Franchi portava prigionero con sé. Nell'imboscata che va sotto il nome di battaglia di Roncisvalle cadde il conte palatino Rolando (Orlando) le cui gesta furono immortalate nella celebre chanson de Roland.

Fu grazie a queste vittorie sui loro potenti vicini che i Baschi poterono mantenersi indipendenti e costituire il regno di Pamplona nell'824. Il sovrano Sancho VI (1133-1194) mutò il suo titolo in re di Navarra. Il suo regno abbracciava anche una porzione sul versante settentrionale dei Pirenei.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Pamplona

Plaza del Castillo è il cuore di Pamplona. Dalla forma rettangolare è il luogo di incontro dei Pamplonesi che amano sostare a uno dei numerosi caffè che la contornano quali il Café Iruña. Sin dal 1844 Plaza del Castillo è teatro di corride.

La vicina Calle de la Estafeta è la più animata del centro grazie ai suoi bar de tapas frequentati dagli Universitari di Pamplona. Durante la festa di San Firmino i tori sono immessi in questa strada e in quelle di Santo Domingo e Mercaderes.

Sulla riva settentrionale del río Arga, si estende il quartiere popolare di Rochapea. Ad est del quartiere sta la stazione ferroviaria.


Come arrivare[modifica]

Stazione ferroviaria
Ingresso alla stazione degli autobus extraurbani

In aereo[modifica]

  • 42.77-1.6471 Aeroporto di Pamplona (PNA). Pamplona ha un piccolo aeroporto dove le linee aeree Air Nostrum (Iberia Regional) e Lufthansa effettuano rispettivamente voli per Madrid e Francoforte.
    La linea A di autobus collega l'aeroporto alla stazione di autobus extraurbani con fermata intermedia alla stazione dei treni.
    (Q47766614) su Wikidata


In treno[modifica]

  • 42.825-1.66152 Stazione ferroviaria (Estación de Pamplona). La stazione principale è situata nel quartiere di San_Jorge. Attualmente i treni più veloci che transitano per la stazione sono gli "Alvia" i quali sono in grado di raggiungere Madrid-Atocha in circa 3 ore e Barcellona-Sants. Informazioni e prenotazioni sul sito delle ferrovie di Spagna (RENFE). Stazione di Pamplona su Wikipedia stazione di Pamplona (Q3394058) su Wikidata

In autobus[modifica]

  • 42.811331-1.6450563 Stazione autobus extraurbani CONDA (Estacion de autobuses de Pamplona), Avenida de Yanguas y Miranda, 2, +34 902 023 651. Pamplona dispone di una moderna stazione di autobus extraurbani che, come di regola per molte città di Spagna, è sotterranea. Vi si accede tramite ascensori o scale mobili ma i taxi sono autorizzati a entrarvi. Conta due capolinea, uno circolare (Dársena Principal) in funzione dalle 6:30 alle 23:30 e un altro secondario (Dársena Refuerzo) in funzione tutto l'anno 24 ore su 24.
    Numerose autolinee provvedono a collegare Pamplona con altre città di Spagna. La compagnia VIBASA opera sul tragitto Pamplona-Barcellona (6:10h) e PLM Autocares su quello Pamplona-Madrid (5:45h).
    Pamplona-Iruña Bus Station (Q8842462) su Wikidata


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Architetture civili e militari[modifica]

Palazzo comunale
Cámara de Comptos
Ciudadela de Pamplona
  • 42.8185-1.64421 Palazzo comunale (Casa Consistorial), Plaza Plaza Consistorial, +34 948 420 148. Solo visite guidate su prenotazione. L'edificio attuale fu realizzato tra il 1951 e il 1953 dopo la demolizione del palazzo comunale del 1760 che a sua volta si ergeva su un altro del 1423 detto la Casa de la Jurería. La facciata barocca con elementi rococò come la vediamo oggi corrisponde solo in parte a quella originale. Il palazzo è stato aspramente criticato subito dopo la sua inaugurazione nel 1953 ed è stato qualificato da parecchi come una architettura di cattivo gusto. Famoso perché 6 luglio, a mezzogiorno si raduna la folla sulla piazza circostante per assistere al lancio del chupinazo, il razzo che segna l'inizio dei festeggiamenti in onore di San Firmino. Al lancio del razzo assiste anche il sindaco e la giunta dal balcone del palazzo comunale. Subito dopo si stappano centinaia di bottiglie di spumante che inondano la piazza. Pamplona City Hall (Q3015627) su Wikidata
  • 42.81753-1.645912 Cámara de Comptos, Calle Florencio Ansoleaga, 10, +34 948 421 400, fax: +34 848 421 433, . Ingresso gratuito. Visite guidate a pagamento e su prenotazione. Lun-Ven 08:00 15:00. Edificio in pietra in stile gotico, con archi e bifore a sesto acuto. Risale al XIII secolo e nel 1524 divenne la sede della Corte dei Conti istituita dal re Carlo V. Nel patio si trovano le fondamenta dell'eremo di San Nicola. Chamber of Accounts of Navarre (Q1226813) su Wikidata
  • 42.811944-1.6491673 Ciudadela de Pamplona, Avenida del Ejército s/n, +34 948420975. Da Lunedì a Venerdì 07:30 a 21:30 Sabato 08:00 a 21:30 Festivi Da 09:00 a 21:30. Una fortezza rinascimentale di forma pentagonale, realizzata ai tempi di Filippo II, che affidò i lavori all'ingegnere militare italiano Fratín. Dei suoi cinque baluardi ne rimangono solo tre. È composta da due porte, quella principale orientata verso il centro storico e l'altra chiamata porta del Socorro. Nel XVIII secolo fu adibita a prigione di uomini illustri, come il conte di Floridablanca, il marchese di Leganés, ecc. Oggi funziona come spazio espositivo per mostre temporanee. Citadel of Pamplona (Q206258) su Wikidata

Architetture religiose[modifica]

Catedral de Santa María
  • 42.819768-1.6408124 Catedral de Santa María, Plaza Santa María, s/n, +34 948 225 679, . Lun-Sab 09:00 10:30 e 19:00 20:30 Dom e festivi 10:00 14:00. La prima pietra per la costruzione della cattedrale fu posta il 27 maggio 1394 e i lavori si protrassero fino al 1501, anno in cui fu consacrata. Il tempio fu eretto sul luogo di una chiesa romanica di cui si conservano i capitelli esposti al museo di Navarra e la cripta. La facciata neoclassica risale al XVIII secolo e contrasta con l'interno in puro stile gotico. Cattedrale di Pamplona su Wikipedia cattedrale di Pamplona (Q389210) su Wikidata
  • 42.815556-1.6447225 Iglesia de San Nicolás. Chiesa di San Nicola (Pamplona) su Wikipedia chiesa di San Nicola (Q3111473) su Wikidata
  • 42.817778-1.6456 Iglesia de San Saturnino, Calle San Saturnino, 3. Chiesa di San Saturnino (Pamplona) su Wikipedia chiesa di San Saturnino (Q3756728) su Wikidata

Musei[modifica]

Museo di Navarra
  • 42.8195-1.64647 Museo de Navarra. All'interno dell'ex ospedale Nuestra Señora de la Misericordia del XVI secolo, unico esempio di stile rinascimentale a Pamplona. Museum of Navarre (Q2887569) su Wikidata
  • 42.7986-1.66128 Museo Università della Navarra (Museo Universidad de Navarra), Campus Universitario, +34 948425700. Allestito in un moderno edificio progettato da Rafael Moneo, primo architetto spagnolo ad essere insignito del premio Pritzker, il museo dell'Università ospita una piccola collezione di arte contemporanea con quadri di artisti famosi come Antoni Tàpies, Pablo Picasso, Wassily Kandisnsky, Eduardo Chillida, Mark Rothko e Pablo Palazuelo. L'archivio fotografico conta 14.000 immagini e circa 100.000 negativi. Vi sono esposte opere di Robert Capa, Agustí Centellés, Jean Laurent, Roland Fisher e Pere Català.

Parchi[modifica]

Giardini della Taconera
  • 42.816667-1.6511119 Jardines de la Taconera. I giardini della Taconera costituiscono un parco romantico ove vivono in stato di semilibertà alcuni esemplari di cigni, pavoni e finanche di cervi. Taconera (Q3457106) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

  • Festa di san Firmino.
  • Punto de Vista. Punto de Vista International Documentary Film Festival (Q3281127) su Wikidata


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

Locali notturni[modifica]

  • 42.81704-1.648284 Txintxarri, Calle San Francisco, 26, +34 948 42 25 68. Musica indie, rock, pop
  • 42.8105-1.63675 Alsafir, Calle Castillo de Maya, 39, +34 948 24 45 84. Lun-Dom 11:00-02:00. Un ristorante arabo con spettacoli di danza del ventre.
  • 42.81385-1.660586 Valentino, Av. de Bayona, 32, +34 693 43 48 33. Mer-Sab 00:00-04:00. Un bar de Copas dove anche ballare ai ritmi del merengue e salsa. Organizzano anche serate a tema con lotterie e premi.
  • 42.818516-1.6422117 Toki Leza Sal, Calle Calderería, 5, +34 948 189 069. Locale di musica rock
  • 42.81395-1.664248 Basandere, Calle Virgen de Codés, 8. Bar de copas famoso perché nei fine settimana presenta spettacoli con musica dal vivo di bande locali o di solisti provenienti dai quattro angoli della Spagna. Anche nei giorni feriali è abbastanza frequentato da giovani e studenti che vengono a rilassarsi sorseggiando un buon cocktail a prezzi modici e ascoltando buona musica che spazia dall' hip hop, al punk e al rock.
  • 42.81631-1.644519 Baserri Berri, Calle de San Nicolás, 32, +34 948 222 021. Inaugurato nel lontano 1963, il Baserri è ancora un bar molto rinomato del centro storico. Al suo bancone potete scegliere tra 35 varietà di pintxos e non solo.
  • 42.81835-1.6421810 Café Racer, Calle Calderería 30, +34 948 226 612.
  • 42.81732-1.6420611 Casa Juanito, Calle de la Estafeta, 83, +34 948 222 091. Un bar de tapas che costituisce una tappa obbligata durante i festeggiamenti di San Firmino. Nel resto dell'anno è meno frequentato e un po' banale.
  • 42.8208-1.6411112 Caballo Blanco, Calle del Redin, +34 948 211 504. Un bar de copas ove sorseggiare liquori e cocktail vari in assoluta tranquillità.
  • 42.81518-1.6561413 El Negro Zumbón, Calle Monasterio de Zilbeti 2-4, +34 948 17 39 75. Un pub dove si può ballare al ritmo degli ultimi tormentoni. Per tipi avulsi dalla danza c'è una sala dedicata al karaoke.
  • 42.81815-1.6419214 Garazi, calle Calderería 36, +34 948 22 08 79. Un pub alternativo con musica Rock and roll, un'istituzione quasi del calle Calderería.
  • 42.81238-1.6614215 Vaivén, Avenida Bayona 45, +34 948 251 069. Discoteca frequentata dagli amanti del genero techno. Le serate sono dirette da celebri dj di Spagna che godono del favore dei giovanissimi.
  • Sector-ONB, Abejeras, 11, +34 948 23 61 00. Altra discoteca ove attardarsi fino all'alba. I fine settimana è frequentata da studenti, nei giorni feriali da una clientela più adulta.
  • La granja, Calle de la Estafeta, 71, +34 948 22 83 53. Bar de tapas con ottimi pinchos.
  • Café Niza, Calle del Duque de Ahumada, 2, +34 948 22 00 55.
  • 42.8165-1.641616 Bar Fitero, Calle de la Estafeta, 58, +34 948 22 20 06. Lun-dom 09:00-00:00.
  • 42.81764-1.6433317 Subsuelo, Plaza del Castillo, 44, +34 689 04 92 31. Gio-Sab 23:00-03:30. Con musica dal vivo ogni tanto. Altrimenti si balla al ritmo di musica pop ispanica.


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Passo di Roncisvalle con la cappella votiva
  • 42.8312-1.59164 Huarte — Località a 6 km da Pamplona ove si tengono i campionati di pelota (Frontón Euskal Jai Berri). Si possono assistere a giochi di pelota (individuali o a coppia) ogni sabato.
  • 43.0203-1.32395 Passo di Roncisvalle (Puerto de Ibañeta in spagnolo, Col de Roncevaux in francese) — Un valico dei Pirenei situato in territorio spagnolo non lontano dal confine con la Francia. Secondo tradizione vi morì Orlando nel corso della battaglia omonima. Il passo è attraversato dai pellegrini che percorrono il Camino Francés del cammino di Santiago di Compostela.


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