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Parma
Panorama sul centro storico dal campanile del duomo
Stemma e Bandiera
Parma - Stemma
Parma - Stemma
Parma - Bandiera
Parma - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
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Parma
Sito del turismo
Sito istituzionale

Parma è una città dell'Emilia-Romagna, capoluogo della provincia omonima.

Da sapere[modifica]

Antica capitale del ducato di Parma e Piacenza (1545-1859), la città di Parma è sede universitaria dall'XI secolo. Dal 2002 è sede dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), dal 1990 dell'Autorità di bacino del fiume Po (AdbPo), dal 1956 del Magistrato per il Po, diventata poi Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO), dal 2015 è stata insignita dall'UNESCO del titolo "Città creativa per la gastronomia". Dal 1994 vi ha sede un distaccamento del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS), che si occupa delle indagini scientifiche riguardanti l'Italia Settentrionale. A Parma sono presenti importanti istituti bancari, quali la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza meglio nota come Cariparma e la Banca Monte Parma, incorporata in Intesa-Sanpaolo S.p.A.

Parma è stata nominata Capitale italiana della cultura per il 2020 e 2021.

Cenni geografici[modifica]

Situata nel Nord Italia, nella parte occidentale dell'Emilia, tra gli Appennini e la Pianura Padana, la città è divisa in due dal torrente Parma, affluente del Po che, appena prima di entrare nel cuore del centro storico, riceve le acque dell'affluente Baganza. La Parma è un torrente, quindi un corso d'acqua a regime mutevole, che alterna le piene tumultuose della stagione invernale, quando prende il nome di Parma voladora, alle desolate secche estive.

Quando andare[modifica]

Il clima di Parma è tipicamente continentale: le estati sono calde e afose con temperature diurne di circa 30 °C, punteggiate da temporali anche forti sulla bassa pianura. Gli inverni sono rigidi con temperature minime spesso al di sotto dello zero. Le nevicate sono molto frequenti sull'Appennino, mentre in città e sul settore pianeggiante cadono mediamente ogni inverno circa 35 - 40 cm di neve. In autunno è frequente il fenomeno della nebbia, specie a nord della Via Emilia e verso il fiume Po. Il mese più piovoso è ottobre, il più secco è il mese di luglio.

Cenni storici[modifica]

Tiziano, Ritratto di Pier Luigi Farnese

La pianura parmense fu nella preistoria zona di terramare, delle quali si sono ritrovati numerosi insediamenti. Parma forse fu etrusca, poi celtica; nel 183 a. C. divenne colonia romana; la centuriazione del territorio faceva riferimento alla via Emilia ed alla valle del Parma, lungo la quale si sviluppava la Strada delle Cento miglia che collegava Parma a Luni. Con i Longobardi fu capitale di un Ducato, finché con l'avvento dei Franchi il vescovo Guidobono ricevette il potere temporale sulla città da Carlo Magno; il potere vescovile si protrasse fino al XII secolo, terminando con la costituzione del Comune. Ora ghibellina, ora guelfa, Parma fu per circa cento anni, dal 1346 al 1447 nelle mani dei Visconti, con un brevissimo intermezzo di Ottobuono de' Terzi; seguirono gli Sforza e i francesi.

Ma è il 1521 l'anno che segna la svolta più importante per la città e il parmense, quando l'esercito pontificio affiancato da quello spagnolo si impossessò del territorio. Nel 1545 Alessandro Farnese, papa Paolo III, creò per il figlio illegittimo Pier Luigi Farnese il Ducato di Parma. Fino al 1731 la famiglia Farnese regnò sul parmigiano, facendo di Parma una capitale di prestigio culturale e artistico, che poteva vantare opere di grandi artisti quali il Correggio ed il Parmigianino.

Lo Stato parmense si chiamò Ducato di Parma e Piacenza e nell'ultimo scorcio della sua esistenza, con l'annessione di Guastalla, divenne il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla.

Con la fine dei Farnese il territorio passò ai Borbone. Terminata l'occupazione napoleonica, il Congresso di Vienna affidò il Ducato agli Asburgo; fu così che Parma ebbe come Duchessa Maria Luigia d'Austria, moglie di Napoleone, la cui fama e il cui ricordo viene ancora oggi tenuto vivo negli ambienti storico culturali parmigiani, ma anche nell'immaginario e nella tradizione collettiva parmense.

Alla morte di Maria Luigia ritornarono i Borbone, fino ai moti risorgimentali che consegnarono Parma e il parmense ai Savoia per confluire poi nel nuovo regno d'Italia.

Come orientarsi[modifica]

Quartieri[modifica]

Le circoscrizioni di quartiere sono: 1^ Parma Centro; 2^ Oltretorrente; 3^ Molinetto; 4^ Pablo; 5^ Golese; 6^ San Pancrazio; 7^ San Leonardo; 8^ Cortile San Martino; 9^ Lubiana; 10^ San Lazzaro; 11^ Cittadella; 12^ Montanara; 13^ Vigatto.

Frazioni[modifica]

Il territorio comunale della città comprende numerosi piccoli centri abitati: Alberi, Baccanelli, Baganzola, Baganzolino, Beneceto, Botteghino, Carignano, Carpaneto, Cartiera, Casagnola, Casalbaroncolo, Casarola di Ravadese, Case Capelli, Case Cocconi, Case Crostolo, Case Nuove, Case Rosse, Case Vecchie, Casino dalla Rosa, Castelletto, Castelnovo, Ca' Terzi, Cervara, Chiozzola, Coloreto,Coltaro, Corcagnano, Eia, Fognano, Fontana, Fontanini, Gaione, Ghiaiata Nuova, Il Moro, La Catena, La Palazzina, Malandriano, Marano, Mariano, Marore, Martorano, Molino di Malandriano, Osteria San Martino, Panocchia, Paradigna, Pedrignano, Pilastrello, Pizzolese, Ponte, Porporano, Pozzetto Piccolo, Quercioli, Ravadese, Ronco Pascolo, Rosa, San Donato, San Pancrazio, San Prospero Parmense, San Ruffino, Scarzara, Ugozzolo, Valera, Viarolo, Viazza, Vicofertile, Vicomero, Vicopò, Vigatto, Vigheffio, Vigolante.

Parco Ducale


Come arrivare[modifica]

Aeroporto di Parma

In aereo[modifica]

  • L'44.82222210.2952781 aeroporto Giuseppe Verdi (IATA: PMF), situato a circa 3 km a Nord-Ovest dal centro della città lungo la strada statale 9 Via Emilia nel territorio del quartiere Golese, è raggiungibile con la linea urbana bus N. 6 (4 Km.) dalle 6,30 alle 20,00 e in auto con la tangenziale nord SS 9.

Altri scali:

In auto[modifica]

  • Casello autostradale di Parma, sulla A1
  • Autostrada A15 Casello autostradale Parma Ovest sull'autostrada della Cisa Parma - La Spezia

In treno[modifica]

Stazione FS
  • 44.81027110.3283931 Stazione FS di Parma, Piazza C.A. Dalla Chiesa, 11. Sulla linea Milano-Bologna. Stazione di Parma su Wikipedia stazione di Parma (Q3970427) su Wikidata

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]

Bici in città

Con mezzi pubblici[modifica]

Le linee di bus urbani sono gestite da TEP.

I servizi di trasporto urbano sono ben gestiti e sufficientemente capillari. Il costo del biglietto urbano è attualmente (2023) di 1,60 Euro se acquistato presso una rivendita autorizzata, se acquistato in vettura solo con carta di credito senza sovrappezzo, i biglietti hanno una validità di 80 min dal momento dell'obliterazione e vanno obliterati ad ogni cambio di autobus.

Chi arriva in treno ed ha necessità di informazioni su come raggiungere un determinato luogo in autobus trova, uscendo dalla stazione a destra, uno dei vari punti informativi della TEP.

Sempre sul sito TEP è possibile reperire informazioni sul servizio a chiamata "Pronto Bus", in funzione negli orari serali e notturni.

In taxi[modifica]

Il servizio taxi è efficiente ma, viste le ridotte dimensioni della città, non è sempre conveniente; i principali luoghi in cui reperire un taxi sono la stazione dei treni, l'aeroporto cittadino e piazza Garibaldi (la piazza centrale della città).

In auto[modifica]

Parma mette a disposizione numerosi parcheggi a pagamento, localizzati principalmente nelle aree circostanti il centro storico e l'ospedale maggiore; questi parcheggi non hanno limiti di orario ma hanno un costo piuttosto elevato. Chi vuole lasciare il proprio mezzo nelle aree adibite a parcheggio si scontra con la relativa scarsità di posti e la presenza delle righe blu, aree in cui la sosta è consentita ma a pagamento, con un costo che si aggira dai 0,90 Euro ai 1,50 Euro all'ora; in queste aree la sosta ha una durata limitata, più ci si avvicina al centro più la sosta consentita è breve e varia dai 30 minuti alle 2 ore. Parcheggiando nelle aree del centro storico si consiglia di far particolare attenzione alle aree di sosta marcate con righe bianche e blu, indicano posti a pagamento durante il giorno (generalmente dalle 8:00 alle 20:00) e ad uso esclusivo dei residenti muniti di contrassegno durante la notte. Attenzione: le righe Bianche e Blu durante la fascia oraria serale e notturna sono riservate ai residenti.

Oltre ai parcometri è possibile utilizzare le app EasyPark e Tap&Park.

Parcheggi scambiatori[modifica]

Per incentivare l'uso dei mezzi pubblici sono stati realizzati parcheggi scambiatori sulle quattro principali vie d'accesso alla città (Su via Emilia Est, Via Emilia Ovest, Strada Asolana/Via Europa e Via Langhirano); parcheggiando in questi spazi e pagando 3,60 Euro (2023) per persona si ha la possibilità di usufruire dei mezzi pubblici per tutta la giornata senza ulteriori costi, avendo però cura di avere sempre con sé il biglietto emesso al parcheggio.

  • 44.78205410.3442952 Parcheggio sud-est, via Traversetolo (uscita 17 della tangenziale). gratis. 00:00-24:00. È servito dalle linee 8 e 11.
  • 44.76674110.3248033 Parcheggio Sud, via Langhirano (vicino alla rotonda del Campus universitario, uscita 15 della tangenziale). gratis. 00:00-24:00. È servito dalla linea 21 nei giorni feriali e dalla linea 7 nei giorni festivi.
  • 44.83645110.3376164 Parcheggio nord (nei pressi del casello dell’Autostrada A1, uscita 6 della tangenziale). gratis. 00:00-24:00. È servito dalle linee 1 e 7
  • 44.80873810.2853395 Parcheggio ovest (sulla via Emilia, nei pressi dell’intersezione con la tangenziale uscita 10). gratis. 00:00-24:00. È servito dalla linea 23 nei giorni feriali e dalla linea 3 nei giorni festivi
  • 44.78442410.3804886 Parcheggio est (nei pressi del quartiere Ex-Salamini uscita 19 della tangenziale). gratis. 00:00-24:00. È servito dalla linea 23 nei giorni feriali e dalla linea 3 nei giorni festivi
  • 44.79138710.3146157 Parcheggio cimitero della Villetta (uscita 13 della tangenziale). Con emettitrice automatica in viale Villetta/angolo via Stirone, è collegato al centro città con la linea 1
  • 44.79383110.3041238 Parcheggio Palasport, largo Beccaria (uscita 12 della tangenziale). È servito dalla linea 5
  • 44.7863210.298049 Parcheggio Cavagnari (uscita 12 della tangenziale). È collegato al centro con la linea 6

Parcheggi coperti[modifica]

  • 44.80657710.33439510 DUS, Viale Mentana, 99/a (adiacente Consultorio "Casa della Salute ", 10 minuti a piedi dalla stazione dei treni, 10 minuti a piedi da Piazza Garibaldi.). 1 ora € 1,20, tutto il giorno € 12,00 (aprile 2023). Lun-Dom 00:00-24:00. Parcheggio a 3 piani, di cui uno a cielo aperto, con servizio di videosorveglianza. E' possibile utilizzare le biciclette del Parma Bike Sharing posizionate all'uscita del parcheggio.
  • 44.79763410.30504711 Fleming, Via Abbeveratoia, 63 (immediate vicinanze dell’Ospedale Maggiore, INAIL e ASCOM). 1 ora € 1,10, giornaliero € 11 (aprile 2023). Lun-Dom 6:00-22:00. Postazione Parma Bike Sharing in via Abbeveratoia 4A, a circa 400 metri di distanza dal parcheggio.
  • 44.80086410.30625912 Abbeveratoia, Strada Abbeveratoia, 4/1 (nelle immediate vicinanze dell'Ospedale Maggiore), +39 0521 235953, +39 3466441926, . da € 1,30 per ora a € 8,00 al giorno. Lun-Dom 00:00-24:00. Parcheggio multipiano, 10 posti riservati ai disabili, servizio di videosorveglianza, pagamento soste con Telepass, cassa automatica, contanti e carte di credito. E' disponibile una postazione Parma Bike Sharing al civico 4A
  • 44.79894110.34100113 Central Parking Repubblica, Largo Paul Harris (presso la galleria commerciale "La Galleria", nei pressi di Via Repubblica), +39 0521235953, +39 3466741926, . da € 1,90 per ora a € 10,00 al giorno (aprile 2023). Lun-Dom 00:00-24:00. Posti riservati ai disabili, pagamento sosta con Telepass, casse automatiche, contanti e carte di credito, servizio di videosorveglianza. E' possibile utilizzare le biciclette del Parma Bike Sharing posizionate nei pressi del parcheggio. Il centro storico è raggiungibile in pochi minuti con l’autobus o a piedi.
  • 44.79639310.3255114 Goito, Via Goito, 1/a (situato a pochi minuti a piedi da Piazza Garibaldi, dietro al Teatro Due.), +39 0521235953, +39 3466741926, . da € 2,00 prima ora a € 14,00 al giorno (aprile 2023). Lun-Dom 00:00-24:00. Parcheggio a 2 piani, 8 posti riservati ai disabili, servizio di videosorveglianza, pagamento soste con Telepass, cassa automatica, contanti e carte di credito. E’ possibile utilizzare le biciclette del Parma Bike Sharing posizionate all’uscita del parcheggio.
  • 44.80721610.32575115 Toschi, Viale Toschi Paolo, 2/g (situato lungo il torrente Parma, a circa 5 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e di fronte al Palazzo della Pilotta.), +39 0521235953, +39 3466741926, . da € 2,00 prima ora a € 14,00 al giorno (aprile 2023). Lun-Dom 00:00-24:00. Parcheggio a 2 piani, 6/7 posti riservati ai disabili, servizio di videosorveglianza, pagamento soste con Telepass, cassa automatica, carte di credito e contanti.E' possibile prelevare le biciclette del Parma Bike Sharing posizionate all'uscita del parcheggio.
  • 44.80475510.3184916 Kennedy, Via J. F. Kennedy 4/A (10 minuti a piedi da Piazza Garibaldi), +39 0521235953. da € 1,80 per ora a € 11,00 per giorno (aprile 2023). Lun-Dom 00:00-24:00. Pagamento sosta con Telepass, casse automatiche, contanti e carte di credito, servizio di videosorveglianza. E' possibile prelevare le biciclette del Parma Bike Sharing posizionate all’uscita del parcheggio.
  • 44.81089810.32717317 Stazione, Via Villa Sant'Angelo - laterale Viale Europa (presso la stazione dei treni), +39 0382 469293, . 1 ora € 1:40, 24 ore € 10,00 (aprile 2023). Entrata dalle 4:30 alle 22:30, uscita dalle 00 alle 24. Il parcheggio è dotato di un sistema automatico basato sul riconoscimento della targa del veicolo, che non prevede l'utilizzo di biglietti all'ingresso e all'uscita. Il pagamento del pedaggio deve essere effettuato, prima del ritiro dell'auto, presso le casse automatiche digitando il numero della targa.
  • 44.80783810.33225118 Fratti Duc, Largo Torello de Strada, 11 (nelle immediate vicinanze del DUC, 10 minuti a piedi da Piazza Garibaldi), +39 0521609309, . 1 ora € 2, giornata € 10 (aprile 2023). Entrata dalle 5:30 alle 23, uscita dalle 00 alle 24. Parcheggio a 4 piani di cui l'ultimo a cielo aperto, 8 posti riservati ai disabili, pagamento soste con cassa automatica tramite contanti, bancomat e carte di credito, dotato di telecamere a circuito chiuso. E' possibile utilizzare le biciclette del Bike Sharing posizionate all'uscita del parcheggio.
  • 44.80382910.32549219 Ghiaia, Via Pigorini (a 5 minuti a piedi da Piazza Garibaldi), +39 0521609309, . 1 ora 2€, 24 ore 16€ (aprile 2023). Entrata dalle 6 alle 24, uscita dalle 00 alle 24. Il parcheggio si trova all'interno della ZTL. Grazie al sistema di rilevamento targhe sarà permesso alle auto non autorizzate al transito in centro di accedere liberamente al parcheggio. Per chi non è già in possesso di titolo valido, l'ingresso in ZTL sarà consentito solo in caso di utilizzo effettivo del parcheggio e unicamente per accedere al parcheggio. L'ingresso al parcheggio sarà regolato da apposito segnale luminoso posizionato sulla rotonda tra il ponte Verdi e l'inizio di v.le Mariotti, che indicherà se il parcheggio è "libero" o "occupato". Nei pressi del segnale le vetture potranno procedere in direzione del parcheggio e accedervi solo in caso di segnale luminoso "libero".

In bici[modifica]

I parmigiani amano muoversi in bicicletta, per chi visita la città e vuole godersi le numerose piste ciclabili e strade chiuse al traffico su due ruote è in funzione un servizio di noleggio biciclette: La Cicletteria, di fianco alla stazione ferroviaria (ingresso da piazzale Dalla Chiesa) permette il noleggio di vari tipi di biciclette a partire da 1,50€ per 1h.

Cosa vedere[modifica]

Duomo e Battistero visti dall'alto
  • Attrazione principale44.8033410.330921 Duomo (Cattedrale dell'Assunta), Piazza Duomo, +39 0521 235886, . ingresso libero. 8:00-12:00 e 15:00-19:00. Risale al Dodicesimo secolo ed è una delle più imponenti ed artisticamente importanti chiese dell'Emilia-Romagna e forma con il vicino Battistero un insieme monumentale che abbraccia tutta la piazza ed il prospiciente Palazzo del Vescovo facendone un angolo incantato fuori dal tempo. In stile romanico padano, ha una facciata movimentata da tre ordini di logge. Il portale di ingresso centrale è incorniciato da un protiro con leoni stilofori. L'interno a tre navate conserva molti affreschi importanti, fra i quali, nella cupola, l'Assunzione della Vergine, uno dei capolavori del Correggio, che la dipinse dal 1526 al 1530. Nel transetto destro si trova il rilievo della celebre Deposizione di Benedetto Antelami creata nel 1178. Nel presbiterio intagli del XII secolo dei maestri campionesi; nell'abside una cattedra episcopale del XII secolo in marmo di Verona con altorilievi dell'Antelami. Duomo di Parma su Wikipedia duomo di Parma (Q1287889) su Wikidata
Battistero
  • Attrazione principale44.8030510.330392 Battistero, Piazza Duomo, +39 0521 235886, . Intero: 12€, ridotto: 10€ (studenti, over 65, insegnanti), minori di 13 anni: ingresso gratuito, famiglia (2 adulti + minori di 18 anni) € 25. Comprensivo di visita al Museo Diocesano. Marzo – Aprile – Maggio – Giugno – Luglio – Agosto – Settembre – Ottobre: 10,00-18,00 / Gennaio – Febbraio – Novembre – Dicembre: 10,00-17.00. È a pianta ottagonale, percorsa tutt'attorno da logge che ne illeggiadriscono la mole. In stile romanico gotico, fu costruito a partire dal 1196 per essere concluso nel 1270. I rilievi dei tre portali e le statue poste nelle nicchie sono opera di Benedetto Antelami. All'interno sculture dei mesi, delle stagioni, dei segni zodiacali. Battistero di Parma su Wikipedia battistero di Parma (Q2883692) su Wikidata
Le formelle del battistero nel lato Nord dello zooforo di Benedetto Antelami
Palazzo Vescovile
  • 44.80352510.3302673 Palazzo Vescovile, piazza Duomo. La costruzione iniziò nel 1055 su ordine del vescovo conte Cadalo. A quell'epoca il palazzo era situato all'esterno delle mura cittadine. Nei secoli subì numerose modificazioni ma sono ancora perfettamente visibili gli elementi medievali e rinascimentali della struttura. Palazzo vescovile (Parma) su Wikipedia Palazzo vescovile (Q16268603) su Wikidata
Abbazia di San Giovanni Evangelista
  • 44.80277810.33254 Abbazia di San Giovanni Evangelista (dietro al Duomo). Costruita nel X secolo dal vescovo Sigifredo II su un precedente oratorio intitolato a San Colombano, l'abbazia viene affidata al primo abate Giovanni, canonico del duomo di Parma. Nel 1477 l'intero complesso venne danneggiato da un incendio. La basilica abbaziale venne ricostruita a partire dal 1490 circa, con un progetto definitivo nel 1510 a opera di Bernardino Zaccagni. I lavori dovettero concludersi verso il 1519. Fin dai progetti originari l'abate Girolamo Spinola aveva previsto di scandire gli spazi architettonici con un'ampia decorazione pittorica, assicurandosi precocemente il giovane Correggio, che solo pochi anni prima aveva dato un ottimo saggio della sua arte in città in un altro monastero benedettino, quello di San Paolo, in cui aveva decorato per la badessa Giovanna Piacenza la celebrata Camera della Badessa. In San Giovanni Correggio eseguì cinque imprese ad affresco. La prima è in genere considerata la lunetta con il San Giovanni e l'aquila (1520 circa, alla cui data di realizzazione aveva già forse in mente tutto il complesso decorativo), seguita dalla cupola in cui si trovano l'Ascensione di Cristo corredata dalla decorazione del tamburo e dei quattro pennacchi. La terza impresa riguardava la decorazione della volta e il catino dell'abside della Cappella Maggiore, opera parzialmente distrutta nel 1586 con il prolungamento del coro, della quale resta oggi il grosso frammento centrale dell'Incoronazione della Vergine alla Galleria nazionale di Parma. La quarta riguardò le pareti del coro, completamente distrutte con l'ampliamento. La quinta il fregio pittorico che corre lungo tutto il perimetro interno, ancora in situ. Disegni preparatori simostrano come anche parti lasciate ai collaboratori vennero progettate da Correggio, come le candelabre che corrono a lati del costoloni della volta sul presbiterio e le figure di putti sulle vele. In particolare nei fregi, di gusto antichizzante, Correggio dimostrò l'aggiornamento rispetto ai più recenti cantieri romani, ben prima che Giulio Romano diffondesse tali stilemi da Mantova (dal 1524), confermando apparentemente l'ipotesi di un viaggio a Roma del Correggio in quegli anni. Infine a San Giovanni Correggio lasciò verso il 1524 due tele nella Cappella del Bono, oggi alla Galleria nazionale di Parma: il Compianto sul Cristo morto e il Martirio dei quattro santi. Abbazia di San Giovanni Evangelista su Wikipedia abbazia di San Giovanni Evangelista (Q3603222) su Wikidata
La Camera della Badessa
Correggio, le tre grazie
  • 44.804410.32925 Camera di San Paolo (Camera della Badessa), via Macedonio Melloni 3, +39 0521218215. Intero € 5,00, ridotto (18-25 anni, convenzionati, gruppi minimo 8 persone con guida accreditata, insegnanti, dipendenti MIC e Comune di Parma, possessori Parma Card) € 3,00; ridotto 6-18 anni e scolaresche € 2,00. Gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, soci ICOM, giornalisti, guide accreditate (apr 2023). Lun, Gio-Ven 9:30-17:30 ultimo ingresso alle 17:00; Sab-Dom e festivi 9:30-18:30 ultimo ingresso alle 18:00. Nota anche come Camera del Correggio, è sicuramente uno dei luoghi più importanti dell'arte cittadina. Era parte dell'appartamento della Badessa del Convento di San Paolo, Giovanna da Piacenza, che ne fece restaurare e decorare le stanze. Sulle pareti del salotto della Badessa Correggio realizzò nel 1519 uno dei capolavori suoi e del Rinascimento italiano. La stanza ha una volta a sedici spicchi; Correggio vi dipinse un pergolato con putti; nelle lunette figurazioni classiche monocrome. L'appartamento mostra anche pitture di Alessandro Araldi del 1514 in una camera attigua. Camera della Badessa su Wikipedia Camera della Badessa (Q3651276) su Wikidata
Chiesa della Steccata
Affreschi del Parmigianino
  • 44.802510.32756 Basilica di Santa Maria della Steccata (Chiesa della Steccata), Piazzale della Steccata, 9, +39 0521234937. gratis. Lun-Dom 7:30-12.00 e 15:00-18:30. La chiesa del secondo decennio del Cinquecento, è di gusto rinascimentale. Ha pianta a croce greca e grandi absidi semicircolari per ciascun braccio. Le cupole sono dotate di una loggia che ne impreziosisce l'aspetto. L'interno è di solenne maestosità, ricco di affreschi di scuola parmense cinquecentesca nella parte alta; la cupola mostra una Assunzione della Vergine di Bernardino Gatti. Un ciclo di affreschi del Parmigianino è presente sull'arcone del terzo braccio. La chiesa ospita il monumento funebre di Adamo Neipperg, sposo morganatico di Maria Luigia d'Austria duchessa di Parma. Il tempio della Madonna della Steccata costituisce anche il mausoleo dei Duchi di Parma; conserva infatti nel sotterraneo tombe dei Farnese. Basilica di Santa Maria della Steccata su Wikipedia basilica di Santa Maria della Steccata (Q1160800) su Wikidata
Palazzo della Pilotta
Arcate di accesso
  • 44.805210.3267 Palazzo della Pilotta, Piazzale della Pilotta, 15 (In bus linee n. 1, 6, 7, 8, 9, 11, 12, 13, 14, 19, 23), +39 0521 233309, . Biglietto unico cumulativo per l’ingresso al Teatro Farnese, alla Galleria Nazionale, al Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Museo Bodoniano: Intero 12€, ridotto gruppi 10€, ridotto dai 18 ai 25 anni € 2 (apr 2023). Mar-Dom e festivi: 10:30-19:00 ultimo ingresso alle ore 18:00. È la reggia dei Farnese, imponente costruzione fatta erigere dal 1583 al 1622. Costruzione quadrilatera a corte centrale, fu bombardata nel corso della seconda guerra mondiale subendo gravi perdite. L'accesso è tramite uno scalone che si apre sotto estese scure arcate sorrette da poderosi piloni in mattoni, che danno al luogo un po' la sensazione di voler intimorire quanti vi vogliano accedere. Nelle due arcate centrali scorre ora il traffico che collega il piazzale restostante con il Lungoparma. Ospita nei propri ambienti il Teatro Farnese, il Museo Archeologico Nazionale, al piano superiore la Galleria Nazionale che rappresenta una delle più interessanti pinacoteche d'Italia e la Biblioteca Palatina. Il nome Pilotta le viene dal fatto che all'epoca nel cortile si giocava a palla, ossia alla pelota di derivazione spagnola. Palazzo della Pilotta su Wikipedia palazzo della Pilotta (Q822085) su Wikidata
Ingresso teatro Farnese
Interno del Teatro Farnese
  • 44.80457410.3256738 Teatro Farnese, Palazzo della Pilotta. Mar-Dom e festivi: 10:30-19:00 ultimo ingresso alle ore 18:00. Collocato al primo piano del palazzo della Pilotta il teatro Farnese è uno dei più suggestivi teatri del mondo. Ricostruito negli anni Cinquanta dopo le devastazioni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, è ritornato all'originario splendore. Fu voluto dal duca Ranuccio I Farnese nel 1618; la sua realizzazione fu affidata all'architetto Giovan Battista Aleotti detto l'Argenta. Per la sua costruzione l'Aleotti trasse ispirazione dal Teatro Olimpico di Vicenza del Palladio (1580) e dal Teatro all'Antica di Sabbioneta dello Scamozzi (1588-1590). Il teatro fu dedicato alla dea della guerra Ballona, ma fu inaugurato solamente nel 1628 in occasione delle nozze di Odoardo Farnese figlio di Ranuccio e Margherita de' Medici figlia di Cosimo; in quell'occasione, oltre ai vari spettacoli, fu combattuta perfino una naumachia resa possibile con l'allagamento della cavea, che è lunga 87 metri, larga 32 e alta 22. Il palcoscenico misura 40 metri per 12. Tutta la grande sala in cui è allogato il teatro venne rivestita in legno, abete rosso del Friuli, che venne ricoperto di stucco dipinto ad imitazione del marmo. In legno sono i quattordici gradini della cavea, che potevano ospitare tremila spettatori; in gesso le statue di decorazione a soggetto mitologico. Una squadra di pittori, guidati da Giovan Battista Trotti detto il Malosso, decorarono le pareti ed il soffitto, opere andate perdute a causa del bombardamento subito il 13 maggio 1944. Ricostruito fra il 1956 e il 1960 con i materiali originali recuperati, il Teatro viene utilizzato come ingresso prestigioso alla Galleria Nazionale di Parma. Recentemente è stato riutilizzato come sede di rappresentazioni teatrali e concerti. Teatro Farnese su Wikipedia teatro Farnese (Q1507811) su Wikidata
  • 44.80117410.3285399 Municipio (palazzo Comunale Nuovo), piazza Garibaldi. Palazzo del Comune (Parma) su Wikipedia palazzo del Comune (Q21194396) su Wikidata
Chiesa della Santissima Annunziata
  • 44.80259710.32161110 Chiesa della Santissima Annunziata (Superato il Ponte di Mezzo si trova sulla sinistra lungo via D'Azeglio). Una delle chiese più importanti dell'Oltretorrente. Il Fornovo progettò un edificio composto da un corpo centrale a pianta ellittica con dieci absidiole (cinque per lato) disposte a raggiera attorno all'aula sacra: all'edificio si accede attraverso un monumentale arco di ingresso posto in via d'Azeglio, già strada maestra di Santa Croce, e il portale è sovrastato da un grande stucco rappresentante la Vergine Annunciata realizzata nel 1681 da Giovan Battista Barberini. I frati, per dare un segno di continuità rispetto alla loro antica chiesa conventuale, vollero che nella nuova costruzione venissero traslati la grande pala con la Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista, Luca, Giovanni evangelista e Francesco (realizzata da Francesco Zaganelli da Cotignola) e l'affresco del Correggio con la Vergine Annunciata (ora nella Galleria Nazionale di Parma). Chiesa della Santissima Annunziata (Parma) su Wikipedia chiesa della Santissima Annunziata (Q3669176) su Wikidata
Palazzo del Giardino nel Parco Ducale
  • 44.807910.322311 Palazzo e parco Ducale (Palazzo del Giardino), All'interno del Parco Ducale. Il palazzo del Giardino, chiamato anche Palazzo Ducale del Giardino, è un palazzo storico che si trova a Parma, all'interno del Parco Ducale. Attualmente ospita il Comando Provinciale dei carabinieri di Parma e una delle sedi del RIS (Reparto investigazioni scientifiche dell'Arma dei carabinieri). È prevista la sua destinazione a sede di rappresentanza dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Palazzo del Giardino su Wikipedia palazzo del Giardino (Q3891285) su Wikidata
Palazzo del Governatore
  • 44.80185810.32804412 Palazzo del Governatore, Piazza Garibaldi. Struttura originaria del XIII secolo, fu antica sede di mercanti e del Governatore. Nel 1760 il Petitot apriva una nicchia nella torre dove venne collocata la statua della Vergine incoronata di stelle da Cristo, opera di Jean-Baptiste Boudard. Un originale quadrante solare verticale del 1829 è visibile sulla facciata principale. Dopo un importante rinnovo delle parti interne, dal gennaio 2010 il Palazzo del Governatore aspira a diventare un centro di esposizione permanente di arte moderna e contemporanea. Palazzo del Governatore (Parma) su Wikipedia palazzo del Governatore (Q21194420) su Wikidata
Ospedale Vecchio
Cittadella
  • 44.803410.319313 Ospedale Vecchio, Via D'Azeglio. Creato nel 1250 sul lato nord dell'attuale via d'Azeglio, fu in seguito ricostruito. Prima manifestazione del Rinascimento dell'architettura parmigiana, l'attuale edificio è databile tra il XV ed il XVI secolo su progetto e realizzazione di Gian Antonio da Erba. All'interno del complesso è collocato l'Oratorio di Sant'Ilario. Dal 1948 è sede dell'Archivio di Stato e della Biblioteca Comunale. Un importante intervento di riqualificazione consentirà un utilizzo differente di questa antica struttura medievale Ospedale Vecchio (Parma) su Wikipedia Ex Ospedale Vecchio (Q3886652) su Wikidata
Tomba di Niccolò Paganini
  • 44.79222210.33166714 Cittadella, Via Passo Buole. Gratuito. Grande fortezza costruita alla fine del XVI secolo su ordine del duca Alessandro Farnese, a margine delle mura storiche di Parma, per scopi difensivi e quale emblema del potere ducale. La sua costruzione fu anche l'occasione di fornire lavoro a gran parte della popolazione. Di forma pentagonale, l'architettura si ispira fortemente alla cittadella di Anversa; il suo interno è un vasto e frequentatissimo spazio dedicato a verde pubblico, attrezzato con impianti sportivi e giochi per bambini. Cittadella di Parma su Wikipedia cittadella di Parma (Q3678371) su Wikidata
  • 44.7898710.31390215 Cimitero della Villetta, Viale della Villetta, 29, B, +39 05219748. Lun-dom 8:00-17:00. Lungo il viale principale situato nel corpo centrale del cimitero, sono collocate le tombe e le cappelle di famiglia, edificate a partire dal XIX secolo fino alla prima metà del XX secolo. Si tratta della parte storico-monumentale, dove riposano diverse personalità della città di Parma tra cui: 44.78948310.31310520 Niccolò Paganini, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Pietro Barilla, Alberto Bevilacqua e altri. Cimitero della Villetta su Wikipedia cimitero della Villetta (Q3676924) su Wikidata

Musei[modifica]

Galleria Nazionale, saloni ottocenteschi

Da ricordare: il Museo bodoniano e il Museo Amedeo Bocchi chiudono alle 13:00; il Museo cinese ed etnografico, il Museo dell'opera e il Museo del suono chiudono alle 14:00. Questi musei vanno visitati al mattino. La Galleria Nazionale chiude alle 14 alcune sale, ma nei giorni feriali i capolavori di Correggio e Parmigianino, il salone ottocentesco e il Teatro Farnese restano visitabili fino alle 19:00. Ogni prima domenica del mese Teatro Farnese, Galleria Nazionale e Museo Archeologico Nazionale sono aperti solo al pomeriggio con orario 13.30-19.00 e ingresso gratuito.

Musei chiusi la domenica: Museo Archeologico (l'ultima del mese), Museo di arte cinese ed etnografico, Museo bodoniano. Il lunedì: Galleria Nazionale, Glauco Lombardi, Museo di arte cinese ed etnografico, Casa della musica, Casa del suono, Casa natale di Toscanini, Museo Amedeo Bocchi, CSAC. Il martedì: la Pinacoteca Stuard, il castello dei burattini, Casa della musica, Casa del suono. Il sabato: Museo bodoniano. Per il Palazzo Bossi Bocchi e il Museo di storia naturale Bottego consultare le voci sottostanti.

Dal 1° ottobre 2016 i musei civici (Pinacoteca Stuard, Castello dei burattini, Casa del suono, Museo dell'opera, Casa natale e museo Toscanini) sono ad ingresso gratuito.

In città[modifica]

La scapigliata di Leonardo alla Galleria Nazionale
Ingresso del Museo Archeologico
  • 44.80510.32555617 Museo Archeologico Nazionale, Piazza della Pilotta, 5, +39 0521 282787. Biglietto unico cumulativo per l’ingresso al Teatro Farnese, alla Galleria Nazionale, al Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Museo Bodoniano: Intero 12€, ridotto gruppi 10€, ridotto dai 18 ai 25 anni € 2 (apr 2023). Mar-Dom e festivi: 10:30-19:00 ultimo ingresso alle ore 18:00. Fondato nel 1760 da Filippo I di Borbone duca di Parma, aveva inizialmente lo scopo di raccogliere i numerosi reperti provenienti dagli scavi di Velleia, città romana scoperta sugli Appennini del territorio ducale. Molto famosa è la Tabula alimentaria di Traiano. Raccoglie inoltre reperti egizi, etruschi, greci oltre a materiale preistorico. Museo archeologico nazionale di Parma su Wikipedia Museo archeologico nazionale di Parma (Q3867719) su Wikidata
Entrata a Gerusalemme di Pietro di Giovanni d'Ambrogio alla Pinacoteca Stuard
Il salone delle feste del museo Glauco Lombardi
  • 44.80370810.32797219 Museo Glauco Lombardi, Strada Giuseppe Garibaldi, 15, +39 0521 233727. Intero 5€; ridotto (15-17 anni, comitive oltre le 20 persone e oltre 65 anni) 3€; gratuito: fino ai 14 anni, guide insegnanti in visite d’istruzione e disabili (settembre 2015). Mar-Sab 9:30-16:00; domenica e festivi 9:30-19:00. Domeniche di luglio e agosto 9:30-14:00. Il museo nacque dall'idea e dalla volontà dell'antiquario e giornalista Glauco Lombardi di ricercare le opere e le suppellettili disperse da Parma nel periodo immediatamente successivo all'unità d'Italia, con particolare riguardo agli oggetti personali di Maria Luisa d'Asburgo-Lorena, seconda moglie di Napoleone Bonaparte e Duchessa di Parma (1816-1847). Tra gli oggetti esposti nel museo troviamo infatti il suo manto ducale, ornato con ricami in platino, la Corbeille nuziale disegnata da P.P. Prud'hon, e album, lettere, gioielli, diari, acquarelli e altri oggetti personali appartenuti alla Duchessa. Museo Glauco Lombardi su Wikipedia Museo Glauco Lombardi (Q3867609) su Wikidata
Museo di arte cinese ed etnografico
  • 44.78836710.32746920 Museo di arte cinese ed etnografico, Viale San Martino 8, +39 0521 257337, . Ingresso a offerta libera. Mar-Sab 9:00-14:00. Ideato nel 1899 da Mons. Guido Maria Conforti perché servisse all'istruzione dei futuri missionari, il Museo d'arte cinese ed etnografico di Parma si è arricchito del materiale portato dai missionari saveriani alla loro casa madre di Parma, da donazioni e da acquisti. Molti gli oggetti provenienti dalla Cina, come tre vasi in terracotta del III millennio a. C., numerose altre ceramiche, bronzi della dinastia Shang, pitture, tessuti, sculture, abiti, e una collezione di antiche monete cinesi superiore agli 8000 pezzi. Nella sezione etnografica, particolarmente importante è la presenza di ornamenti e oggetti d'artigianato (500 pezzi) dei Kayapò, un popolo dell'Amazzonia. Completano la collezione etnografica oggetti dell' arte tradizionale africana, in particolare del Congo orientale. Museo d'arte cinese ed etnografico su Wikipedia Museo d'arte cinese ed etnografico (Q24933115) su Wikidata
L'ingresso nell'ex monastero di S. Paolo che porta al Castello dei burattini
  • 44.80506210.32913921 Il castello dei burattini - Museo Giordano Ferrari, Via Melloni 3/a, +39 0521 031631, . Ingresso gratuito. Lun, Mer-Ven 10:00-17:00; Sab-Dom e festivi 10:30-18:30. Il museo dei burattini nasce nel 2002 nell'ex monastero di S. Paolo grazie alla ricca collezione di Giordano Ferrari, membro di una delle più famose famiglie di burattinai italiani. Sotto le volte affrescate dell'edificio sono esposti una parte dei 1500 pezzi costruiti o raccolti da Ferrari consistenti in burattini, marionette, copioni, fotografie, manifesti e altri oggetti riguardanti l’arte dei burattini in generale. Oltre ai classici personaggi della tradizione emiliana, come Sandrone, Fagiolino e il parmigiano Bargnòcla, creato dal padre di Giordano Ferrari, sono presenti burattini e marionette da tutte le regioni italiane e da diversi paesi esteri. Altri oggetti derivano da precedenti collezioni donate al museo, come quelle di Antonio Moroni, Franco Cristofori e Amilcare Adamoli. La collezione più recente è composta dai pupazzi televisivi del Gruppo 80 (Five, Uan e Ambrogio), guidato da Kitty Perria e Enrico Valenti. Oltre all'esposizione il Museo organizza spettacoli, didattica per le scuole e rassegne di teatro d'animazione, per diffondere la conoscenza di quest'antica arte. Castello dei burattini su Wikipedia Castello dei burattini (Q3662418) su Wikidata
Cortile interno della Casa della musica
  • 44.80505510.33304722 Casa della musica - Museo dell'opera, Piazzale S. Francesco, 1, +39 0521 031170, . Ingresso gratuito. Mer-Ven 10:00-14:00, Sab-Dom 10:00-18:00. Gli altri giorni e Gio-Ven pomeriggio solo su prenotazione (almeno un giorno di anticipo). Il museo, diviso in quattro sale, raccoglie documenti del passato (oggetti, strumenti musicali, manifesti, fotografie) per illustrare nelle prime due sale l'evoluzione del teatro d'opera a Parma, dal 1600 ai giorni nostri, tra la costruzione del Teatro Farnese, inaugurato nal 1628 con il "torneo regale" Mercurio e Marte di Monteverdi, il Teatro Ducale e il Nuovo Teatro Ducale (oggi Teatro Regio) inaugurato nel 1829 con Zaira di Bellini; il novecento musicale a Parma viene rappresentato dalle figure dei direttori d'orchestra Cleofonte Campanini e Arturo Toscanini, e dal compositore Ildebrando Pizzetti. Le altre due sale sono riservate alla figura di Giuseppe Verdi e ai suoi rapporti con la città di Parma, in particolare alle celebrazioni del 1913 (centenario della nascita) a Parma e a Busseto, suo luogo natale. Il materiale in gran parte proviene dall’Archivio storico del Teatro Regio, fruibile anche grazie ad un sistema multimediale e informatico. Casa della musica su Wikipedia Casa della Musica (Q3661255) su Wikidata
Ingresso della Casa del suono
  • 44.80456110.33290123 Casa della musica - Casa del suono, Piazzale Salvo D'Acquisto, +39 0521 031103, . Ingresso gratuito. Mer-Ven 10:00-14:00, Sab-Dom. 10:00-18:00. Gli altri giorni e nei pomeriggi di Giovedì e Venerdì solo su prenotazione (con almeno un giorno di anticipo). Ubicata in una chiesa sconsacrata (S. Elisabetta) risalente al 1674, è una raccolta storica di strumenti che permettono la riproduzione e la trasmissione del suono. Sono circa 400 pezzi che vanno dai primi esemplari di fonografi e di radio a galena, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del secolo successivo, passando per le radio a transistor, i dischi a 33 e 45 giri, i mangiadischi e i registratori a cassetta della metà del novecento, fino ai lettori di Compact Disc e ai riproduttori digitali della nostra epoca. Non mancano due spazi destinati all'ascolto: Il lampadario sonoro e la Sala bianca, installazioni audio con centinaia di altoparlanti che permettono di creare sorgenti sonore virtuali che si muovono tridimensionalmente intorno l’ascoltatore. Casa del suono su Wikipedia Casa del Suono (Q24935139) su Wikidata
Arturo Toscanini
  • 44.80418410.32246724 Casa natale e Museo Toscanini, Via R. Tanzi, 13, +39 0521 285499, . Ingresso gratuito. Mar 9:00-13:00; Mer-Sab 9:00-13:00 e 14:00-18:00; Dom 10:00-18:00. Il 25 marzo 1867 il direttore d'orchestra Arturo Toscanini nasceva in questa piccola casa nell'antico quartiere popolare dell’oltretorrente, trasformata in museo nel 1967 in occasione del centenario della nascita del Maestro e rinnovata nel 2007. Ogni stanza è ricca di cimeli provenienti in gran parte dalle residenze del musicista a Milano, in via Durini, e dalla sua villa di Riverdale, negli Stati Uniti: documenti, fotografie, quadri, arredi, abiti, lettere autografe di Verdi, Puccini, Ravel e altri musicisti. È possibile ascoltare registrazioni e assistere alla proiezione di un documentario biografico, in una sala apposita. Casa natale di Arturo Toscanini su Wikipedia casa natale di Arturo Toscanini (Q22263715) su Wikidata
Salomone e la Regina di Saba al museo diocesano
  • 44.8037810.33036525 Museo diocesano, Vicolo del vescovado, 3 (piazza Duomo), +39 0521 208699, . Ingresso: 5€; comitive e oltre i 65 3€, scuole 1€. Biglietto Museo e Battistero: 7€; gruppi e oltre i 65 5€; scuole 1€. Gratuito fino a 12 anni, disabili e accompagnatori (settembre 2015). Lun-Dom 9:00-12:30 e 15:00-18:30. Il museo è stato inaugurato nel marzo 2003, dopo un complesso intervento di ristrutturazione che ha interessato il Palazzo vescovile del XI secolo. Si è così data una sistemazione ai reperti archeologici e alle opere d'arte provenienti dalla Cattedrale di Parma, dal battistero e dal territorio diocesano. Durante i lavori sono emerse mura romane tardoantiche della fine del III secolo d.C. L'itinerario museale prevede un percorso che segue la storia dei culti religiosi nella città, a partire dall’epoca romana e proseguendo poi con la sezione altomedievale e medievale. Di particolare pregio ed interesse sono i mosaici romani e paleocristiani (V - VI secolo), rinvenuti nel 1955 in Piazza Duomo, i frammenti di sarcofago romano (prima metà del III secolo), un sarcofago con bassorilievi raffiguranti le Stagioni; un'epigrafe (III secolo) che testimonia il sincretismo cultuale entro cui si stava formando il cristianesimo nel territorio parmense, una lucerna paleocristiana con il Monogramma di Cristo, proveniente dall'area di Carignano, alcune monete e stucchi di una domus romana, ubicata sotto la Cattedrale, riemersi durante i lavori di ristrutturazione dell'edificio, una lastra raffigurante l’inconsueto tema iconografico di San Martino con un pellegrino. Particolarmente importanti sono le sei statue originali, opera di Benedetto Antelami che si trovavano nelle nicchie esterne del Battistero, ora sostituite da copie: raffigurano Salomone e la Regina di Saba, Davide e il profeta Natan, gli arcangeli Michele e Gabriele. La collocazione nel museo, dovuta alle necessità conservative, ne permette la visione ravvicinata. Sempre da riferirsi all'Antelami sono quattro leoni stilofori provenienti dalla controfacciata della Cattedrale. Da segnalare l'originale statua dell'Angelo Raffaele in rame dorato di fine XIII secolo, uno dei simboli della città, affettuosamente chiamato dai Parmigiani "Angiol d'òr" o "Angiolèn dal Dòm", proveniente dalla sommità del campanile della Cattedrale (dal 1962 sostituito da una copia). Museo diocesano (Parma) su Wikipedia Museo diocesano (Parma) (Q3868277) su Wikidata
Manuale tipografico di Bodoni
  • 44.804710.325726 Museo bodoniano, Piazza della Pilotta, 5 (Entrata dalla Biblioteca Palatina), +39 0521 220449, . Ingresso gratuito. Lun-Ven 9:00-13:00 su prenotazione. Il museo conserva libri stampati e strumenti appartenuti al noto tipografo G. B. Bodoni (1740-1813) creatore del celebre carattere tipografico che porta il suo nome. Nel museo è presente una vastissima raccolta dell'opera bodoniana: un migliaio di sue edizioni stampate, 12.000 lettere, documenti, punzoni, caratteri, lime, pialle, cucchiaini per un totale di circa 80.000 pezzi; la riproduzione di un torchio tipografico sul modello di quello utilizzato dallo stampatore saluzzese, una parte divulgativa dedicata alla storia del libro, dal manoscritto al libro a stampa, e all'evoluzione nel tempo della pagina stampata e dei caratteri tipografici. Museo Bodoniano su Wikipedia Museo Bodoniano (Q16268194) su Wikidata
Palazzo Sanvitale dove ha sede il museo Amedeo Bocchi
  • 44.80166710.33155627 Museo Amedeo Bocchi, Strada Cairoli 10/a (Palazzo Sanvitale), +39 0521 228289, . Ingresso gratuito. Mar-Dom 10:30-13:00. Il museo, inaugurato nel 1999, è ospitato nei restaurati spazi dell'antico Palazzo Sanvitale, sede di Banca Monte Parma e Fondazione Monte di Parma, nel centro storico di Parma. Dedicato ad Amedeo Bocchi (Parma 1883 - Roma 1976), artista di assoluto rilievo dell'arte italiana del Novecento: il nucleo della raccolta è stato donato dalle eredi alla Fondazione Monte di Parma che ha provveduto poi ad accrescerla tramite ulteriori significative acquisizioni. Seguendo l'esposizione cronologica il visitatore rivive il percorso umano del pittore, scandito dagli affetti di cui è troppo presto privato, e quello pittorico, segnato dalla inesausta ricerca luministica ed estetica, fulcro del suo operare artistico. Dipinti ad olio, acquerelli, pastelli, prove di affresco, disegni, bozzetti e sculture si svelano a poco a poco palesando la parabola artistica di Bocchi, in cui è possibile leggere in trasparenza i riferimenti culturali del secolo appena concluso. Il museo si articola in sei sale: Gli anni della formazione, Rita, I capolavori, I disegni, Bianca, Nella solitudine di Villa Strohl-Fern. Museo Amedeo Bocchi su Wikipedia museo Amedeo Bocchi (Q29957825) su Wikidata
Palazzo Bossi Bocchi
  • 44.79853610.32603928 Palazzo Bossi Bocchi, Strada al Ponte Caprazucca, 4, +39 0521 532111, . Ingresso gratuito. Mar e Gio 15:30-18:00; Dom 10:00-12:30 e 15:30-18:00. Sede della Fondazione Cariparma dal 1995, è anche la sede delle sue collezioni d’arte, distribuite in una quindicina di stanze. Le prime quattro mostrano maioliche italiane del XV e XVI secolo provenienti dalla collezione Garbarino, con ceramiche orientali e francesi. Le altre stanze sono dedicate ognuna ad un determinato soggetto artistico, o ad un pittore, in genere artisti locali e stranieri che hanno lavorato per il Ducato di Parma e Piacenza dalla sua costituzione fino all’epoca post-unitaria. Fra questi il più noto è certamente il Parmigianino, del quale il museo espone un autoritratto a penna e un foglio contenente 8 acqueforti; nella stessa stanza troviamo un quadro di Lanfranco e uno di Salvator Rosa. Fra le stanze dedicate ad un determinato soggetto artistico troviamo la sala dei paesaggi ottocenteschi, quella dei ritratti tra XVII e XIX secolo e una terza che riunisce nature morte e soggetti religiosi degli stessi periodi. Tra le stanze riservate ad un solo artista, oltre alle opere ottocentesche di Giovan Battista Borghesi abbiamo le due stanze che ospitano le opere novecentesche di Bruno Zoni e Goliardo Padova. Il novecento è rappresentato anche da una sala con dipinti di Daniele De Strobel, Cecrope Barilli e Amedeo Bocchi, e una seconda sala con vari artisti, tra i quali Ligabue. Un'altra stanza è riservata alle sculture di Luigi Froni, le cui opere sono comunque disseminate anche nelle altre stanze del museo. Alla fine del percorso una stanza è dedicata ad opere e oggetti legati alla duchessa Maria Luigia e al suo periodo (1815 - 1847). Nei sotterranei del palazzo è esposta anche una collezione di cartamoneta dall'Unità d'Italia ai giorni nostri, seconda soltanto a quella della Banca d’Italia. Museo Fondazione Cariparma su Wikipedia Museo Fondazione Cariparma (Q3868377) su Wikidata
  • 44.80132410.32554929 Museo di storia naturale Bottego (Museo di storia naturale dell'Università di Parma), Via Università, 12 / Via Farini 90 (In autobus: Linee 9 - 12 - 13 - 21, nei pressi della stazione Linee 2 - 15. A piedi: la sede di via Università è a pochi passi da P.zza Garibaldi, la sede di via Farini è a circa 10 minuti), +39 0521 033430, . Ingresso gratuito. Sede di Via Farini 90: Lun-Gio 9:00-13:00 e 14:30-17:00 (estivo 18:00) Ven 9:00-13:00. Sede di Via Università 12: Lun e Gio 16:00-18:00. Istituito nel 1766.

Fuori dal centro abitato[modifica]

La certosa di Paradigna, sede dello CSAC
  • 44.85677110.34716530 CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Certosa di Paradigna), Abbazia di Valserena, Via Viazza di Paradigna, 1 (la Certosa è raggiungibile da Parma seguendo la SS343 (strada provinciale Colorno), proseguendo per 7 Km in direzione nord.), +39 0521 607791, . Intero 10€; ridotto gruppi 10-20 persone e convenzioni 8€; ridotto gruppi oltre 20 persone, 13-18 anni, studenti universitari, docenti, personale Unipr 5€; ridotto scuole superiori 3€. Gratuito sotto i 13, studenti Unipr con docente, giornalisti, guide turistiche interpreti in servizio, handicap e accompagnatori (settembre 2015). Mar-Ven 10:00-15:00; Sab-Dom 10:00-20:00. Fondato nel 1968 e dal 2007 l’Abbazia di Valserena (o "Certosa di Paradigna") in cui sono esposte circa 12 milioni di opere di varie arti di arte contemporanea (dal '900 in poi). Questa monumentale chiesa nota come Certosa di Paradigna, e precedentemente Certosa di San Martino, in realtà certosa non fu mai né fu mai dei Certosini. Il suo nome ufficiale è Abbazia di Valserena e fu voluta dal cardinale parmense Gerardo Bianchi al quale fu dato il placet dal papa Bonifacio VIII con una bolla pontificia del 15 aprile 1298. La costruzione avvenne sul luogo della preesistente pieve di San Martino in un luogo detto San Martino dei Bocci, termine parmigiano per indicare sterpaglie e pruni. Furono i monaci cistercensi della Abbazia di Chiaravalle della Colomba a bonificare la zona per renderla adatta alle colture, e ad edificare chiesa e monastero. Il fondatore la chiamò Abbazia di Valle Serena, o Valserena, con l'intento di sottolineare la pace e la conseguente serenità che il luogo doveva indurre. La sua costruzione procedette a fasi alterne per lungo tempo, finché venne consacrata nel 1385. Divenne nel tempo sempre più importante, tanto che nel 1810, anno della soppressione per decreto napoleonico, ospitava 500 frati. Edificata con impianto a croce latina, a tre navate, con volta a crociera, ha slanciati pilastri ottagonali che reggono archi acuti. All'incrocio tra navata e transetto si erge un tiburio poligonale; l'abside è in forma quadrata. L'interno aveva un tempo un pregiato altare maggiore, oltre ad un affresco del Parmigianino sulla volta del presbiterio e molti altri dipinti. Le opere d'arte che conservava sono state trasferite, nel momento della soppressione, presso l'Accademia di Belle Arti di Parma. La facciata fu rifatta nel Settecento. Il complesso è attualmente (2013) proprietà dell'Università di Parma che dopo un lungo e sapiente restauro lo sta utilizzando per le proprie attività.
    La diatriba La Certosa di Paradigna è identificata da molti nella "certosa di Parma" che ha ispirato il famoso romanzo di Stendhal. Altri identificano invece la Certosa stendhaliana nella Certosa di San Girolamo, la vera Certosa situata non molto lontano, dalle parti di via Mantova. La diatriba, che ha prodotto parecchie pubblicazioni di articoli di vari studiosi, è ancora in corso.
    Centro studi e archivio della comunicazione su Wikipedia Centro studi e archivio della comunicazione (Q3664905) su Wikidata
  • 44.78458310.25787931 Pieve di San Geminiano (pieve di Vicofertile). Da Parma seguendo in auto via Volturno; in treno dalla stazione di Vicofertile sulla linea Parma-La Spezia. Si trova a Vicofertile la pieve romanica risalente al 1039 (ma l'aspetto attuale le fu dato nel XIII secolo). All'interno sono conservati notevoli capitelli del XII secolo. Pieve di San Geminiano su Wikipedia pieve di San Geminiano (Q22263744) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

Eventi a Parma.

  • 44.8500210.2894621 Fiere di Parma, Viale delle Esposizioni, 30, +39 0521 9961, . Quartiere fieristico di trecentomila metri quadrati con fiere di rilevanza internazionale nei settori: alimentare, food processing, antiquario, plein air.
  • 44.8031510.3271722 Festival Verdi (Nel Teatro Regio). nel mese di ottobre. Importante festival musicale italiano di opera lirica


Cosa fare[modifica]

Prosciutti di Parma
Parmigiano-Reggiano
  • Visite ai caseifici, +39 0521 958900, .
  • Visite ai prosciuttifici sulle Strade del gusto. Nei prosciuttifici delle colline di Langhirano e dintorni.
  • Visita ai produttori di Culatello, Piazza Garibaldi 34 - Zibello (Consorzio di tutela del Culatello di Zibello), +39 0524 99131, fax: +39 0524 939100, .
  • I Musei del cibo in camper (I Musei del Cibo sono collocati lungo la "Via del Gusto" che attraversa il territorio parmense e che consente in uno o più giorni di visitare tutte le realtà museali dedicate ai prodotti tipici del territorio.). Le tappe sono: casello A1 Fidenza Salsomaggiore Terme poi in direzione Soragna (10 km), per scoprire il "Museo del Parmigiano Reggiano". Seconda tappa è Fontanellato, con la Rocca Sanvitale (10 km). Terza tappa Ponte Taro, dove si devia in direzione Collecchio e poi Sala Baganza (18 km). Qui si trova la Rocca Sanvitale che ospita il "Museo del vino". Quarta tappa Felino (5 km) col Castello che è sede del "Museo del Salame". Quinta tappa Langhirano (12 km) con il "Museo del Prosciutto". Ultima tappa Mamiano di Traversetolo (12 km), con la "Fondazione Magnani Rocca", villa dei capolavori. Da qui si torna verso Parma, al casello dell'A1 (16 km).
  • Tastybike, Ufficio informazioni turistiche Parma, piazza Garibaldi, 1 - Parma (Tour enogastronomico di gruppo su e-bike, per scoprire i colli di Parma), +39 0521 218889, . € 89,00 a persona. dal 15 aprile al 31 ottobre, da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 14.00. Transfer con un minivan, guida, noleggio E-bike, noleggio casco, degustazione vino
  • Tour enogastronomici di Food Valley Travel, +39 0521 218889 - 0521 798515, . 25 aprile – 1 maggio – 2 giugno – 15 agosto - 1 novembre. Tour alla scoperta della Food Valley.


Acquisti[modifica]

Le vie dello shopping sono concentrate nel centro storico, in particolare lungo Via Cavour, Via Garibaldi, i tratti più vicini a Piazza Garibaldi di Strada Farini e Strada Repubblica e le zone a queste vie direttamente adiacenti. Tramite i mezzi pubblici sono facilmente raggiungibili i centri commerciali più visitati dai parmigiani, il Barilla Center e l'Euro Torri .

La Stazione ferroviaria di Fidenza si trova a soli 15 minuti di treno da Parma. Da lì ogni dieci minuti parte il bus navetta diretto all' Outlet Village.


Come divertirsi[modifica]

Cinema[modifica]

  • 44.7773110.313431 Cinema Edison D'Essai, Largo Otto Marzo, 9/a.
  • 44.8031310.320462 Cinema D'Azeglio D'Essai, Via Massimo D'Azeglio, 33.
  • 44.7917910.326143 Cinema Astra D'Essai, Piazzale Volta, 3.

Teatri[modifica]

Facciata del Teatro Regio
Interno del Teatro Regio
  • 44.80305610.3272224 Teatro Regio, strada Garibaldi, 16/a. Il Regio è uno dei teatri più prestigiosi e famosi d'Italia. La città di Parma è da sempre cultrice della buona musica, e conserva ed alimenta il culto del grande Giuseppe Verdi, figlio di questa terra. E' tradizione consolidata che il cantante lirico approvato dal loggione di Parma avrà sicuramente una grande carriera. Fu la duchessa Maria Luigia a farlo erigere, reputando insufficiente il Teatro Farnese. Iniziato nel 1821, fu concluso nel 1829 ed inaugurato con l'opera Zaira di Vincenzo Bellini che la compose per l'occasione. Ha facciata neoclassica con portico formato da dieci colonne ioniche; il timpano ospita al centro una lira e due maschere antiche. La platea è ellittica e mostra le decorazioni bicromatiche (bianco e oro) eseguite nel 1853 da Girolamo Magnani. Tutt'intorno si dispongono, in quattro ordini, 112 palchi; al centro il palco ducale. Il quinto ordine ospita il loggione, che ha un accesso indipendente dai palchi. Il soffitto è stato decorato da Giovan Battista Borghesi con le immagini dei grandi compositori di opere teatrali: Goldoni, Seneca, Alfieri, Euripide, Plauto, Aristofane e Metastasio. Il sipario è stato dipinto dal medesimo artista con una allegoria, Trionfo della Sapienza, che vuole celebrare il governo di Maria Luigia, qui rappresentata come la dea Minerva. Abbellisce la sala un lampadario di enormi dimensioni, fabbricato a Parigi e qui trasportato e collocato nella seconda metà dell'Ottocento. Teatro Regio (Parma) su Wikipedia teatro Regio (Q2096472) su Wikidata
  • 44.8075310.318765 Teatro delle Briciole, Parco Ducale, 1 (Teatro al Parco).

Locali notturni[modifica]

  • 44.7667610.325966 Campus Music Industry, Largo Francesco Antonio Simonini, 1 (Ingresso dal piazzale del parcheggio scambiatore Sud). Il locale propone concerti di cover bands e artisti locali ed Italiani. Offre inoltre sale prova per le band della zona.
  • 44.786810.359817 La Corriera Stravagante, Via Platone 3, +39 0521 481481. Il locale offre buoni panini e gradevoli vini e birre. Ideale per una serata con gli amici.
  • 44.7908810.363458 Chelsea Pub, Via Emilio Lepido 22/a. Un altro locale storico di Parma, serve alcune delle birre migliori di tutta Parma ed i panini migliori.
  • 44.7888610.303229 Escape Café (Tiki Bar), Via La Spezia 108. Locale estremamente valido per un aperitivo con gli amici. Luigi Barone, uno dei migliori cocktail makers Italiani, propone ai suoi clienti bevande estremamente particolari, cocktail nitrogenati, carbonati e molto altro.
  • 44.7963810.3255610 Shakespeare café, Via Goito 1. Locale che offre eventi musicali ricercati oltre ad una buona cucina ed un ambiente confortevole.
  • 44.8007610.3277611 Tabarro, Strada Farini 5/b. Il locale offre una ricercatissima selezione di vini provenienti da ogni parte d'Italia ed il personale è estremamente competente e disponibile.


Dove mangiare[modifica]

Torta fritta

A tavola[modifica]

I parmigiani amano la buona tavola e, in linea di massima, preferiscono la cultura dello slow food anche quando si tratta di mangiare un panino al volo.

Sebbene negli ultimi anni si sia vista l'apertura di vari ristoranti di gruppi stranieri legati all'ambiente del fast food, il parmigiano rimane legato ai locali tradizionali, quasi tutti situati nel centro cittadino o nelle sue immediate vicinanze.

Se cercate un buon panino o una sfiziosità per pranzo o durante il pomeriggio non potete mancare una visita da Pepèn, in Borgo Sant'Ambrogio al civico 2, praticamente attaccato a Piazza Garibaldi, in pieno centro; il locale è piccolissimo e si mangia esclusivamente in piedi o, negli orari di massimo afflusso, in strada ma la qualità degli ingredienti e l'abbondanza delle farciture lo rendono una meta quasi obbligata; si consiglia vivamente di gustare il loro piatto tipico, la carciofa.

Un altro locale caratteristico di Parma nell'ambito del fast food, frequentato prevalentemente da studenti, è "La Clinica Del Panino", in Borgo Palmia 4/d, anche questo a due passi da Piazza Garibaldi, noto per i panini di enormi dimensioni.

A cena il parmigiano preferisce la cucina tradizionale, cosa evidente anche dal ridotto numero di ristoranti etnici presenti in città (anche se in crescita negli ultimi anni). Nell'area del centro vi sono alcuni dei più rinomati ristoranti cittadini quale "Le Sorelle Picchi" in via Farini 27, la "Osteria del Tribunale" in Vicolo Politi 5 o la "Antica Osteria della Ghiaia" in Borgo Paggeria al 12, giusto per nominarne alcuni.

Indipendentemente da dove sceglierete di mangiare troverete sempre i piatti tipici della cucina parmigiana; il pasto conviviale tipico del parmigiano comincia spesso con un antipasto a base di salumi tipici (crudo di Parma, spalla cotta, culatello di Zibello, coppa, salame di Felino) e torta fritta, una preparazione a base di farina, olio e sale e fritta nello strutto.

A seguire arrivano i primi, fra tutti il più amato (specialmente durante feste) è un bel piatto di Anolini in brodo, una pasta all'uovo ripiena di un preparato a base di stracotto di manzo, Parmigiano-Reggiano, noce moscata e pane. Non meno amati dai parmigiani sono i tortelli, tradizionalmente di erbette (biete o spinaci unite a ricotta) o di patate, questi ultimi serviti con un sugo di funghi porcini; altri tipi di tortelli che si possono gustare son quelli di zucca (tipici della vicina provincia di Mantova), di castagne o all'ortica, questi molto più difficili da trovare e quasi esclusivamente nelle aree montane della provincia. In ogni caso la tradizione vuole che i tortelli, cotti lessandoli in acqua salata, vengano "annegati nel burro ed asciugati col parmigiano".

Tra i secondi piatti tipici è da notare il sempre più raro da trovare stracotto di asinina, presente in varie versioni in tutta la provincia; più comunemente il parmigiano ordina vari bolliti (comunemente manzo e pollo) serviti con salse alle erbe o alle verdure rosse, vari tipi di cacciagione (in particolar modo il cinghiale, molto presente sull'appennino) o grigliate di carne, molto più raro trovare chi prepari la trippa alla parmigiana. Altri piatti tipici sono il pesto di cavallo, un preparato a base di carne di cavallo macinata e servita cruda condita con olio, sale, pepe, aglio e limone e "La Vecchia", preparata con pesto di cavallo cotto con cipolle, peperoni, patate e pomodori.

Il panorama dolciario parmigiano è purtroppo molto limitato, troviamo solo la spongata (pasta sfoglia ripiena di pinoli, marmellata, canditi e mandorle), la torta Maria Luigia (pan di Spagna farcito con cioccolato e crema di fragoline, ricoperta di cioccolato fondente, comunque difficile da trovare) e i tortelli dolci al forno o fritti (pasta da biscotto farcita con marmellata di prugne aspre, lo si può trovare praticamente presso ogni fornaio).

Prezzi modici[modifica]

  • 44.80046110.3274961 La Piadineria, Borgo Palmia, 3, +39 0521221227. Si preparano solo piadine da asporto o da mangiare nei tavolinetti all'aperto.

Prezzi medi[modifica]

  • 44.800410.327352 Da Walter (La Clinica del Panino), Borgo Palmia 4/d, +39 0521 206309. Il "fast food" in stile parmigiano.
  • 44.7989410.330053 Frank Focaccia, Piazzale San Lorenzo 9/a. Altro "fast food" in stile parmigiano che propone focacce fatte in casa di altissima qualità.
  • 44.8015410.328914 Pepèn, Borgo Sant'Ambrogio 2. La tradizione della cucina di strada parmigiana, altissima qualità e sapori.
  • 44.8029410.31695 Pedale Veloce (Circolo Arci), Borgo Bernabei 29. Un piccolo circolo che serve quasi esclusivamente torta fritta e salumi di buona qualità ad un ottimo prezzo.
  • 44.7783210.318436 Club House Rugby Parma, Via Lago Verde 6. 35/40€. Cucina tipica parmigiana di buona qualità.
  • 44.7995510.327097 Trattoria del Tribunale, Vicolo Politi 5. 40/50€. Una delle trattorie storiche di Parma, un'ottima cucina ed un personale capace.
  • 44.8015110.330058 Salumeria Garibaldi, Strada Garibaldi, 42, +39 0521 235606. Spuntini a base di salumi e formaggi.

Prezzi elevati[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]


Sicurezza[modifica]

Parma è una città molto tranquilla, sia di giorno che di notte, vi sono raramente casi di violenza ed anche i furti ai danni dei turisti sono contenuti, nonostante ciò è sempre consigliabile non ostentare gioielli ed avere con sé solamente la quantità di contante necessaria per la giornata, lasciando il restante presso la cassaforte dell'albergo. Le aree relativamente turbolente della città sono poche e ben circoscritte e, con la sola esclusione di Piazzale della Pace (o piazza della Pilotta), fuori dagli itinerari turistici.

Farmacie di Turno[modifica]

Per farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui

  • 44.8047410.3288423 Carabinieri Comando Parma Centro, Via Garibaldi, 20, +39 0521 5371.
  • 44.8187810.3090924 Polizia Municipale, Strada del Taglio, 8/a, +39 0521 40521.
  • 44.8039810.3089925 Pronto Soccorso Ospedale Maggiore, Via Gramsci, 14, +39 0521 702111.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 44.8037610.3284526 Poste italiane, Via Pisacane, 1.
  • 44.8042510.3129127 Poste italiane, Piazzale Santa Croce, 7.
  • 44.8004310.329628 Poste italiane, Borgo Giacomo Tommasini, 6.


Nei dintorni[modifica]

  • 44.66751910.34915629 Fondazione Magnani-Rocca — La Fondazione Magnani-Rocca è un'importante collezione privata che ospita capolavori d'arte antica, moderna e mostre temporanee.
Fontanellato, Rocca Sanvitale
  • Piacenza — Emiliana ma anche un po' lombarda, nodo stradale e ferroviario sulla sponda destra del Po, conserva un bel centro storico con considerevoli monumenti - il Palazzo comunale (il Gotico), il Duomo - e un impianto urbanistico signorile. Fu co-capitale del Ducato di Parma e Piacenza.
  • Fidenza — Il Duomo di San Donnino, cattedrale della diocesi, rientra a pieno diritto nel novero delle grandi Cattedrali romaniche dell'Emilia, ad esempio quelle di Parma e di Modena; vanta una facciata -incompiuta- con statue e bassorilievi di Benedetto Antelami e della sua scuola. È anche conosciuta per il Fidenza Village, che ospita numerosi negozi dei marchi più prestigiosi del panorama mondiale.
  • Colorno — La sua Reggia fu dei Sanseverino, poi dei Farnese, di Maria Luigia d'Austria, dei Borbone; è il monumento di gran lunga più importante di questa piccola Versailles parmense, che offre anche un centro storico piccolo ma bello, a ridosso del torrente Lorno che gli dà il nome e del Parma, poco lontano dal Po.
  • Sabbioneta — Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.
  • Guastalla — Fu capitale del Ducato con Parma e Piacenza; lo era stata anche prima con i Gonzaga e poi con i Torelli. Il suo centro storico, con tracce degli antichi baluardi, conserva un importante tono urbanistico.
  • Soragna — La Rocca Meli Lupi, signori del paese per centinaia di anni, si erge al centro di Soragna; non subì mai l'oltraggio della conquista nè dei conseguenti saccheggi. Oltre al castello riveste è interessante anche il centro storico dai tipici tratti padani.
  • Fontanellato — La Rocca Sanvitale, possente ma elegante al centro del paese, e il Santuario (di grande richiamo per i pellegrini di questa area padana della Bassa emiliana) sono i principali motivi di interesse di questo bel centro padano.
  • Casalmaggiore — Capoluogo del Casalasco, protetta da poderosi argini, la città si sviluppa parallelamente al letto del Po. L'ampio respiro della piazza principale, l'innegabile maestosità del Palazzo municipale e del Duomo rivelano il suo carattere di importante centro della Bassa. Il Santuario della Madonna della Fontana, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa dell'Ospedale sono fra i suoi monumenti di spicco.
  • Collecchio — Vanta una pieve romanica che conserva ancora parte della costruzione originaria, ed una vasta aerea boschiva naturalistica, i Boschi di Carrega al cui interno si trova l'artistica palazzina del Casino dei Boschi.

Itinerari[modifica]

  • Castelli del Ducato di Parma e Piacenza — Disseminati sull’appennino parmense e piacentino, ma presenti anche nella pianura a sorvegliare il confine naturale del Po, i numerosi castelli dell’antico Ducato di Parma e Piacenza caratterizzano tutta l’area. Baluardi militari in origine, molti di essi hanno mantenuto l’aspetto di rocca inaccessibile, molti hanno via via trasformato la loro natura bellica in raffinata dimora nobiliare; tutti perpetuano nel tempo l’atmosfera di avventura, di favola e di leggenda che da sempre è legata ai castelli, in molti dei quali si narra della presenza di spiriti e fantasmi.
  • Nelle terre di Matilde — L'itinerario percorre gran parte del territorio che fu, a cavallo del XII secolo, governato e vissuto dalla grancontessa Matilde di Canossa.

Informazioni utili[modifica]

Informazioni turistiche[modifica]


Altri progetti

CittàGuida: l'articolo rispetta le caratteristiche di un articolo usabile ma in più contiene molte informazioni e consente senza problemi una visita alla città. L'articolo contiene un adeguato numero di immagini, un discreto numero di listing. Non sono presenti errori di stile.