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Quartucciu
Chiesa romanica di Sant'Efisio
Stemma e Bandiera
Quartucciu - Stemma
Quartucciu - Stemma
Quartucciu - Bandiera
Quartucciu - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Quartucciu
Sito istituzionale

Quartucciu è una città della Sardegna.

Da sapere[modifica]

Nella zona tra Quartucciu e Quartu esistevano in periodo medievale varie ville col nome Quarto.

L'attuale Quartucciu si trova dove un tempo sorgeva Quarto Suso, chiamato anche Quarto Toto o Quartutxo (da cui poi prese il nome), in quanto gli altri villaggi di nome Quarto vennero fusi nel 1327 insieme al villaggio di Cepola per formare l'attuale città di Quartu Sant'Elena.

Cenni geografici[modifica]

Quartucciu si trova nel Campidano di Cagliari e confina con Cagliari, Monserrato, Maracalagonis, Quartu Sant'Elena, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai.

Cenni storici[modifica]

Sa Dom'è S'Orcu

Il territorio di Quartucciu è abitato dall'uomo sin dal periodo nuragico.

Fin dal quinto decennio del V secolo, e cioè ancor prima della caduta dell'Impero romano d'Occidente (476), Quartucciu subì numerosi saccheggi da parte dei Vandali.

Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Cagliari, nella curatoria del Campidano di Càlari, e in seguito passò sotto le dipendenze della Repubblica di Pisa; pochi decenni dopo cadde in mano Aragonese.

Nel 1426 la Baronia di Quartu, che comprendeva anche Quartucciu, venne concessa da Alfonso d'Aragona ad Antonio de Sena. Alienata la Baronia ai De Sena nel 1491, il paese fu incorporato pochi anni dopo nel patrimonio regio. I secoli XVI e XVII furono tra i peggiori che il paese abbia mai vissuto, sia per le frequenti incursioni barbariche, sia per la peste che vi dilagò con frequenza.

Agli inizi del secolo XVIII Quartucciu (ancora facente parte della baronia di Quartu), concesso in feudo alla famiglia Pes, andò risollevandosi. Nel 1717 fu occupato assieme a Quartu dalle truppe inviate dall'Alberoni alla riconquista della Sardegna. Passata l'Isola ai Savoia nel 1720, il paese fu confermato come feudo dal re Vittorio Amedeo II e dal re Carlo Emanuele III alla famiglia Pes, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Quartucciu fu sempre comune anche se fece parte del mandamento di Quartu Sant'Elena fino al 1928, anno in cui per virtù dei poteri conferiti al Governo dal Regio Decreto 17 marzo 1927 n. 383, e Regio Decreto 26 aprile 1928 divenne con Pirri, Monserrato e Selargius, frazione di Cagliari. Tornò comune autonomo solo nel 1983.

Lingue parlate[modifica]

La variante del sardo parlata a Quartucciu è il campidanese comune.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Quartucciu

Frazioni[modifica]


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

L'aeroporto di Cagliari-Elmas dista circa 15 km da Quartucciu.

In auto[modifica]

Prendere la SS 554 e uscire a Quartucciu.

In nave[modifica]

Dal porto di Cagliari.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Con gli autobus del CTM.


Cosa vedere[modifica]

Chiesa di San Giorgio Martire

Architetture religiose[modifica]

  • 39.250899.178191 Chiesa di San Giorgio Martire. Costruita dagli Aragonesi nel XIV secolo su un impianto risalente al periodo pisano. Moltissime le opere d'arte presenti fra le quali il "Retablo" del Castagnetta risalente al XVI secolo; nove crocifissi del XVIII secolo, tra cui il più suggestivo, è il crocifisso miracoloso detto anche "crocifisso della pioggia".
  • Chiesa di San Luigi Gonzaga. Chiesa del XVIII secolo.
  • 39.252299.178582 Chiesa di San Biagio Vescovo. Chiesa di XVII secolo.
  • 39.247589.176113 Chiesa di San'Efisio. Splendida opera d'arte romanica risalente al XII secolo oggi compresa nel cimitero di Quartucciu.
  • 39.247419.292524 Chiesa di Sant'Isidoro. Chiesa del XVIII secolo.
  • 39.252189.177015 Chiesa di Sant'Antonio. Chiesa risalente alla fine del XIX secolo; inizialmente si affacciava su via Nazionale, è stata ricostruita successivamente in via Neghelli. Adesso fa parte dell'omonimo oratorio.
  • 39.258079.273786 Chiesa di San Gaetano (Situata lunga la SS 125 nel borgo di Corongiu). Chiesa del XIX secolo. È chiusa al culto dagli anni '50.

Siti archeologici[modifica]

  • 39.257559.359757 Tomba dei giganti di Is Concias (Sa Dom'è S'Orcu) (Nel parco del monte dei Sette Fratelli (S.S. 125 km 20,200)). Risalente al XIV-XIII secolo a.C., è una delle Tombe dei giganti più importanti e meglio conservate in Sardegna. Ha un impianto a "protome taurina stilizzata" con un corpo rettangolare appena rastremato verso il giro del fondo. Veniva usata per dare sepoltura ai morti e per riti religiosi, come testimoniano i tre pozzetti a nord del monumento. Tomba dei giganti di Is Concias su Wikipedia Tomba dei giganti di Is Concias (Q20009842) su Wikidata
  • 39.264799.195628 Scavi archeologici di Pill'è Matta. Sito archeologico di epoca punico-romana con caratteristiche uniche in Sardegna. Si tratta di una necropoli scoperta per caso nel 2000, durante alcuni lavori nella zona industriale di Quartucciu. Le tombe individuate finora sono già più di 200, e i reperti recuperati più di 2000, tra cui bicchieri, piatti, lucerne. La tipologia delle tombe è varia, tra cui quelle "a fossa" dalla forma rettangolare, o alla "cappuccina" tipica romana, infatti la necropoli è stata frequentata sin dal periodo punico dal IV secolo a.C. sino al V secolo d.C., nel periodo tardo romano. Quasi tutte le sepolture erano intatte, e nessuno sospettava che in questa zona ci fosse una necropoli di queste dimensioni.È stato ipotizzato che nella necropoli fossero sepolti anche individui Sarmati, un'antica popolazione proveniente dall'attuale Russia meridionale. Lo scavo ha suscitato l'interesse di grandi studiosi di fama mondiale tra i quali il celebre antropologo forense Don Brothwell dell'Università di York, scopritore della mummia di Nefertiti. Per l'occasione, l'amministrazione di Quartucciu ha permesso l'apertura di una mostra-museo presso il centro culturale "Ex Casa Angioni", in cui vengono esposti oltre mille reperti trovati a Pill'e Matta. Una copertura della necropoli realizzata (nel 2009) su progetto di David Palterer e Norberto Medardi con Pietro Reali non si limita alla mera protezione del sito ma si propone come un luogo di riferimento storico-culturale per l'intero territorio. Il progetto fa convergere la struttura statica con quella 'metaforica', e se l'esterno confronta come tema l'anastilosi e il 'fuori scala', le flottanti passerelle interne sono sentieri evocativi di suggestioni e memorie.
  • 39.242439.28789 Nuraghe Nanni Arrù (Località Sant'Isidoro). Nuraghe risalente al XIII-IX secolo a.C. circa.


Eventi e feste[modifica]

  • Sant'Antonio Abate. A gennaio.
  • San Biagio. A febbraio.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

  • 39.24469.163311 Centro commerciale Le Vele, Via delle Serre. Dom-Lun 10:00-21:00, Mar-Sab 9:00-21:00. Il centro commerciale conta 52 negozi, 8 punti ristoro, un cinema, un'edicola, due librerie, due gioiellerie, i negozi di telefonia Iliad, TIM Retail, Vodafone e Windtre, un'erboristeria, una parrucchiera Jean Louis Davis, un ottico, uno studio dentistico e una fototessera. Disponibile il Wi-Fi gratuito. Presenti anche un'area giochi a dondolo a gettoni e uno spazio nursery per la cura dei vostri bimbi.
  • 39.244029.165792 Carrefour Iper, Viale Guglielmo Marconi km 6,69, +39 070 828181. Lun-Dom 8:30-21:00.


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Gelaterie[modifica]

  • 39.253389.178933 La Piazzetta, Via Nazionale 105. Gelateria artigianale.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacie[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]



Nei dintorni[modifica]

  • 39.2159699.1150815 Cagliari
  • 39.148299.3977516 Torre delle Stelle
  • 39.12379.51757 Villasimius, zona turistica assai rinomata del sud Sardegna, le spiagge migliori sono Porto Giunco e la Spiaggia del Riso.



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