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Sardegna
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Sardegna è un'isola del Mediterraneo e una regione dell'Italia insulare.

Da sapere[modifica]

La Sardegna è la seconda isola più grande del Mar Mediterraneo per estensione (24.090 km²), dopo la Sicilia. L'insularità è attenuata solo dalla vicinanza con l'isola Corsica (Francia) da cui è separata dalle Bocche di Bonifacio (Gallura). La sua posizione strategica al centro del mar Mediterraneo occidentale ha favorito da sempre, sin dall'antichità, i rapporti "coloniali" a scopo commerciale e culturale di varie popolazioni, dai Fenici ai Romani, dai pisani agli spagnoli e piemontesi, e nell' ultimo secolo da interessi economici, militari e strategici, come le Basi Nato di Santo Stefano e La Maddalena, e la lussuosa Costa Smeralda.

Molti viaggiatori e scrittori, anche stranieri, hanno raccontato la storia della Sardegna esaltandone la bellezza delle coste e descritto l'asprità e incontaminabilità dell'interno dell'isola.

I primi scavi archeologici vanno da Giovanni Spano a Giuseppe Manno, che scrive la prima grande storia generale dell'isola; invece Pasquale Tola pubblica importanti documenti del passato, Pietro Martini scrive biografie di sardi illustri. Alberto La Marmora percorre l'isola in lungo in largo, studiandola nei particolari e scrivendo un'imponente opera in quattro parti intitolata Voyage en Sardaigne, pubblicata a Parigi e poi introdotta negli ambienti colti europei. È questo il periodo in cui numerosi viaggiatori visitano le città e le contrade isolane. Nel corso del secolo giungono in Sardegna Alphonse de Lamartine, Honoré de Balzac, Antonio Bresciani, Emanuel Domenech, Paolo Mantegazza, Gustave Jourdan per citarne alcuni. Nei primi del 900 la società sarda viene mirabilmente descritta da Enrico Costa, dal poeta Sebastiano Satta e da Grazia Deledda, quest'ultima insignita del Nobel per la letteratura nel 1926. In questo secolo accanto alla produzione letteraria va ricordata l'esperienza politica di personaggi di grande valore come Antonio Gramsci ed Emilio Lussu.

Nel secondo dopoguerra emersero figure come Giuseppe Dessì con il suo Paese d'ombre. Recentemente invece è vasto l'eco che ebbero i romanzi autobiografici di Gavino Ledda in Padre padrone e di Salvatore Satta con Il giorno del giudizio, e contemporanea invece l' opera di Sergio Atzeni.

Cenni geografici[modifica]

La Sardegna, con una superficie complessiva di 24.100km², è per estensione la seconda isola del Mediterraneo dopo la Sicilia, e la terza regione italiana dopo la Sicilia e il Piemonte. Ha una lunghezza massima di 270 Km tra i suoi punti più estremi (Punta Falcone a nord e Capo Teulada a sud) e una larghezza massima di 145 Km (da Capo dell'Argentiera a ovest, a Capo Comino ad est). A Nord è separata dalla Corsica con le Bocche di Bonifacio, a ovest il Mar di Sardegna la separa dalle isole Baleari, a sud il Canale di Sardegna dalla Tunisia, a Est il mar Tirreno dalla penisola italica. La Sardegna è prevalentemente collinare (le colline rappresentano il 68% del territorio). I rilievi hanno un'altezza modesta; infatti la vetta più alta è Punta La Marmora, nel Massiccio del Gennargentu. A sud si innalzano i Monti del Sulcis e dell'Iglesiente. La pianura più estesa è il Campidano.

Le coste nella regione nord-orientale sono alte e rocciose, nella zona sud-occidentale sono sabbiose e basse. I fiumi principali sono il Tirso, che sfocia nel golfo di Oristano, il Flumendosa a Sud-Est, il Coghinas a Nord e il Cedrino nel centro-Est.

Gli abitanti sono 1,66 milioni per una densità demografica di 69 abitanti per km². Dista 188km dalle coste della penisola italiana, dalla quale è separata dal mar Tirreno, mentre il Canale di Sardegna la divide dalle coste tunisine del continente africano che si trovano 178km più a sud, le Bocche di Bonifacio la separano dalla Corsica e il mar di Sardegna, a ovest, dalla penisola iberica e dalle isole Baleari. Si situa tra il 41º ed il 39º parallelo, mentre il 40º la divide quasi a metà. Più dell'80% del territorio è montuoso e collinare. Il 68% è formato da colline e da altopiani rocciosi per un'estensione complessiva di 16.352km². Alcuni di questi sono assai caratteristici e vengono chiamati giare o tacchi. L'altimetria media è di 334m s.l.m. Le montagne costituiscono il 14% del territorio per un'estensione complessiva di 3.287km². Culminano nel centro dell'isola i monti di Punta La Marmora, a 1.834m, Bruncu Spina (1829m) e Monte Spada (1595m), situati nel Massiccio del Gennargentu, nonché il Monte Albo e il Supramonte. A nord, emerge il Monte Limbara (1.362m), i Monti di Alà (1.090m) e il Monte Rasu (1.259m). In Ogliastra svettano i tacchi con Punta Seccu alta 1000m in territorio di Ulassai. A sud il Monte Serpeddì (1.069m), il Massiccio dei Sette Fratelli, (1.023m), il Monte Linas (1.236m) ed i monti dell'Iglesiente e del Sulcis che digradano verso il mare con minori altitudini. Le zone pianeggianti occupano il 18% del territorio. Oltre al Campidano, la pianura più estesa situata nel meridione e già menzionata, è rilevante la piana della Nurra, tra Sassari ed Alghero. Le coste si articolano nei golfi dell'Asinara a nord, di Orosei ad est, di Olbia a nord-est, di Cagliari a sud e di Alghero e Oristano ad ovest. Per complessivi 1.897km, sono alte, rocciose e con piccole insenature che a nord-est diventano profonde e s'incuneano nelle valli (rias).

Cenni storici[modifica]

«La Sardegna è una delle terre mediterranee, in cui la geografia ha più duramente e direttamente inciso sugli eventi della sua storia»: a cominciare dai primi elementi che sono l'insularità e la sua posizione nel Mediterraneo, al centro di «vicende antichissime, di flussi ininterrotti di civiltà, eppure così defilata rispetto agli approdi finali di questi larghi ed intricati sommovimenti». Dall'insularità dipende non tanto il suo isolamento, quanto il modo in cui gli influssi esterni hanno operato nei diversi territori dell'isola. L'insularità è una forza permanente e decisiva del passato sardo, ma insieme a questa c'è la montagna responsabile, se non più del mare, dell'isolamento delle popolazioni. Secondo Maurice Le Lannou è la morfologia stessa dell'isola che ha generato il suo carattere arcaico e totalmente auctotono. Di seguito sono evidenziati tre periodi - fra i tanti della storia della Sardegna - che maggiormente hanno segnato l'Isola:

  • il periodo nuragico;
  • quello giudicale;
  • quello del Regno di Sardegna spagnolo e piemontese.

Lingue parlate[modifica]

La lingua più parlata è oggi l'italiano, introdotto nell'isola per legge nel 1760 dai Savoia. Tuttavia, vengono ancora parlate lingue storiche come il sardo (principalmente ripartito nelle due principali fasce dialettali logudoresi e campidanesi, fra loro mutualmente comprensibili), l'algherese (una variante arcaica del catalano parlata ad Alghero), il gallurese ed il sassarese (parlate corse trapiantate tempo addietro nella Sardegna settentrionale). Nelle isole di Sant'Antioco e di San Pietro viene, da circa tre secoli, parlato il ligure tabarchino. Nella zona urbana di Cagliari il campidanese si è molto italianizzato, a causa dei rapporti con l'Italia continentale.

Territori e mete turistiche[modifica]

Il turismo rappresenta in Sardegna un'attività fondamentale, favorita e supportata dai paesaggi mozzafiato, dalla purezza delle acque marine e dall'ampia varietà di storie e tradizioni in ogni punto. Nel 2008 si sono registrati in Sardegna arrivi pari a 11.896.674 di turisti. Tra i luoghi maggiormente visitati si ricordano la Gallura e l'Ogliastra.

      Sardegna settentrionale — Comprende Logudoro e Gallura. I luoghi più rilevanti di quest'area sono la Costa Smeralda, Olbia, Alghero e Sassari. Centro economico principale della Sardegna, la regione storica della Gallura trova mete interessanti anche nell'entroterra. Ne è un esempio Calangianus, la Capitale del Sughero.
      Sardegna orientale — Comprende Ogliastra, Barbagia e Baronie, aree caratteristiche della Sardegna. L'Ogliastra caratterizza una meta prevalentemente estiva, dotata di meravigliose mete marittime come Tortolì. I centri rilevanti sono Tortolì, Lanusei, Nuoro, Siniscola, Orosei.
      Sardegna occidentale — Comprende Campidano di Oristano, Sinis, Montiferru e Planargia. Centro più importante: Oristano.

Centri urbani[modifica]

  • 39.2166679.1166671 Cagliari — Capoluogo della Sardegna. Capitale italiana della cultura nel 2015, è la città più rilevante della Sardegna.
  • 40.7266678.5591672 Sassari — La seconda città in Sardegna per estensione ed abitanti.
  • 40.568.3153 Alghero — Importante meta turistica e rilevante tappa storica in Sardegna, Alghero è l'unica città sarda ad aver conservato la lingua catalana.
  • 40.9222229.1947224 Calangianus — Cittadina del centro della Gallura, è stata scelta come una delle cento città più ricche ed industrializzate d'Italia. Importante dal punto di vista storico, è la Capitale del Sughero.
  • 40.9166679.55 Olbia — Olbia, capoluogo storico di Gallura, è oggi il porto principale della Sardegna.
  • 39.9058198.5916096 Oristano — Oristano è la città madre del giudicato di Arborea, importante dal punto di vista storico in Sardegna.
  • 40.3200629.3280797 Nuoro — Nuoro è il centro principale dell'entroterra sardo.
  • 39.9333339.658 Tortolì — Tortolì è la città principale dell'Ogliastra, rinomato centro balneare.
  • 40.7666679.6666679 San Teodoro
  • 39.3102618.53723510 Iglesias — Capoluogo dell'Iglesiente, ha un centro storico ricco di antiche chiese. Conserva il castello e fortificazioni medievali.
  • 40.1888898.56722211 Cuglieri — Comune del Montiferru, è la capitale dell'olio e delle panadas
  • 40.1741678.91916712 Sedilo — Capitale dell'Ardia
  • 40.2141679.28361113 Mamoiada — Famoso per le maschere
  • 39.7037539.00363914 Barumini — Famoso per la presenza del complesso nuragico Su Nuraxi
  • 39.6922629.25031715 Orroli — Famoso per la presenza del complesso nuragico di Nuraghe Arrubiu
  • 39.7147478.95982316 Tuili — Qui è presente il parco tematico Sardegna in Miniatura
  • 40.1258338.81944417 Abbasanta — Qui è presente il complesso nuragico Losa
  • 39.9305568.53027818 Cabras — Famosa per la produzione di vino e per i Giganti di Mont'e Prama
  • 40.2151948.80313919 Borore — Qui è presente il museo del pane rituale
  • 40.5134738.76485820 Torralba — Torralba offre il famoso nuraghe Santu Antine e un bel centro cittadino

Altre destinazioni[modifica]


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

La Sardegna è servita da tre aeroporti situati ad Olbia, Alghero e Cagliari.

  • L'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda (IATA: OLB) ospita un traffico prettamente nazionale, europeo e low-cost. Si trova ad Olbia, a nord-est della Sardegna. È dotato di due terminal:
Il terminal principale, dedicato ai voli passeggeri. Qui diverse compagnie collegano diverse città italiane ed europee. Le compagnie che operano nello scalo sono: Ita Airways con Roma-Fiumicino e Milano-Linate e altre compagnie aeree di linea e low cost tra cui Easyjet, Volotea, Smartwings, Transavia, British Airways, Austrian e tante altre.
È presente anche un secondo terminal, il terminal Eccelsa. Aperto nel 2009, è dedicato esclusivamente a voli dell'aviazione generale quali voli privati, aerotaxi ed elitaxi.
  • Ad Alghero si trova l'aeroporto di Alghero-Fertilia (IATA: AHO), che ospita un traffico nazionale, stagionale in Europa e principalmente low-cost, con la presenza principale di Ryanair ed Ita Airways. L'aeroporto Alghero-Fertilia serve, oltre alla città, tutta l'area nord-occidentale della Sardegna.
  • L'aeroporto di Tortolì-Arbatax [1] (IATA: TTB), riaperto nel giugno 2023, è invece riservato ai voli dell'aviazione generale.

In nave[modifica]

I principali porti passeggeri in Sardegna sono sei. Il Porto di Olbia è il porto principale in Sardegna, accesso principale alla rinomata Costa Smeralda. Nei pressi di Olbia, a Golfo Aranci, è situato un altro porto turistico che lavora in concomitanza con il porto di Olbia.

I due porti di Cagliari ed Arbatax servono principalmente il sud Sardegna con viaggi continentali.

In media ci vogliono tra le 6 e le 12 ore per raggiungere la Sardegna dal continente.

Il Porto di Porto Torres è un porto turistico principalmente servito da traghetti nazionali ad esclusione della tratta Barcellona-Porto Torres-Civitavecchia.

Il porto di Santa Teresa Gallura è servito un traghetto per auto relativamente economico da Bonifacio, in Corsica.


Come spostarsi[modifica]

In auto[modifica]

Se si atterra ad Alghero, Olbia, Cagliari o in un altro scalo aeroportuale della Sardegna, e si decide di noleggiare un'auto per le proprie vacanze o per lavoro sarà possibile effettuarlo in una delle compagnie di noleggio presenti nell'aeroporto stesso tipo Only Sardinia Autonoleggio. Tipicamente i prezzi di noleggio in aeroporto sono più alti di quelli in città, pertanto si consiglia di compararli in anticipo tramite i vari siti disponibili online.


In treno[modifica]

La Sardegna è attraversata da una strada ferrata di dorsale gestita da Trenitalia che la attraversa da Cagliari ad Olbia, toccando Oristano e Chilivani. Da questa si dipartono le linee che portano nell'Iglesiente (Carbonia ed Iglesias) e a Sassari / Porto Torres.

Linee secondarie con frequenza regolare sono gestite dall'ARST tra Nuoro da Macomer, Alghero e Sassari, Sassari e Nulvi. Altre linee sono state dedicate al servizio turistico (Macomer-Bosa Marina, Cagliari - Mandas - Arbatax, Nulvi - Palau).

In autobus[modifica]

ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti) è l'azienda regionale che gestisce il trasporto su gomma e su ferro. La capillarità del servizio automobilistico lo rendono il mezzo di trasporto pubblico più efficace per muoversi nell'isola. ARST S.p.A. rappresenta la maggior Azienda di TPL in Sardegna e una delle più importanti a livello nazionale. Opera in tutta la Sardegna prevalentememte con servizi extraurbani, nonché con servizi urbani nelle città di Alghero, Carbonia, Iglesias, Macomer e Oristano.

Nei Comuni di Cagliari e Sassari gestisce inoltre due linee di metrotranvia

Metrocagliari e Metrosassari.

Nel settore ferroviario, l'offerta del tpl è presente attraverso cinque linee

  • Monserrato - Isili
  • Macomer - Nuoro
  • Sassari - Alghero
  • Sassari - Sorso,
  • Sassari - Nulvi

L'Azienda opera nel ferroviario turistico attraverso i collegamenti de 'Il Trenino Verde della Sardegna'

Cosa vedere[modifica]

Nei pressi del centro abitato di Goni, nel Sarrabus-Gerrei, lungo la strada che porta verso Orroli ed il Sarcidano, si trova il parco archeologico di Pranu Mutteddu (piana del mirto, in italiano). L'area, che si estende per circa 20 ha, è divisa in due parti, nelle quali si possono ammirare, rispettivamente, diverse sepolture a domus de janas (IV millennio a.C. circa), da un lato, sepolture a tumulo e menhir (fine IV- inizio III millennio a.C. circa), dall'altro.

Architetture[modifica]

  • Nuraghe Barumini (Barumini, provincia di Cagliari)
  • Nuraghe Cuccurada (Mogoro, provincia di Oristano)
  • Nuraghe Palmavera (Alghero, provincia di Sassari)
  • Nuraghe Santu Antine (Torralba, provincia di Sassari)
  • Nuraghe Su Nuraxi (patrimonio UNESCO a Barumini, in Medio Campidano)
  • Pozzo di Santa Cristina (Paulilatino, provincia di Oristano)
  • Chiesa di Santa Trinità di Saccargia
  • Chiesa di San Pietro di Sorres (Borutta, provincia di Sassari)
  • Chiesa di Ardara
  • Chiesa di San Gavino a Porto Torres

Aree naturali[modifica]

Musei[modifica]

  • Museo dell'arte Mineraria – In questo museo è possibile vedere macchine che già alla fine del 1800 erano usate in miniera o celle di flottazione ancora oggi impiegate negli impianti di arricchimento dei minerali, nonché circa 400 m di gallerie che, iniziate nel 1934 come laboratorio per gli studenti, diventarono sicuro rifugio antiaereo negli ultimi anni della 2° guerra mondiale.
  • Porto Flavia – Realizzato nel 1924 scavando la montagna per circa 600 metri, il complesso sotterraneo si compone di due gallerie sovrapposte e di un nastro trasportatore che riceveva i minerali dai depositi sotterranei per poi trasferirli, con un ingegnoso braccio mobile, nella stiva delle navi da carico alla fonda.


Cosa fare[modifica]

Eventi e feste[modifica]

A Maimoiada il 17 gennaio si tiene uno degli eventi più celebri del folclore sardo, il carnevale in cui sfilano le inquietanti maschere dei Mamuthones e Issohadores.

A tavola[modifica]

La gastronomia della Sardegna è molto particolare e ci parla delle diverse influenze che ha avuto nella sua storia e allo stesso tempo del suo isolamento, già che a tavola troviamo anche antiche tradizioni. Parlando di Sardegna è fondamentale parlare del pane, ce ne sono tantissimi tipi. Il più famoso è il pane carasau, un pane sottile e croccante quasi senza lievito. Può conservarsi facilmente per molto tempo e tradizionalmente viene fatto dalle donne a partire della pasta fatta una palla, palla che si introduce nel forno e si gonfia, per dopo con un colpo divenire un cerchio piatto. Il pane carasau può condirsi con olio d'oliva e mettersi al forno, prendendo tutto il sapore del'olio. Questa variante si chiama pane guttiau. Per le occasioni speciali i sardi continuano a preparare dai tempi dell'Età del Bronzo dei pani cerimoniali (ci ne sono resti archeologici che lo dimostrano questo). I pani cerimoniali sono vere sculture, molte volte con fiori e uccelli, con uova sopra per renderli brillanti. Quasi mai si mangiano. I più utilizzati sono il pane degli sposi nei matrimoni ed il pane di Pasqua la Domenica di Resurrezione.

In Sardegna, la pecora e i suoi prodotti sono molto presenti nella gastronomia. Qui viene fatto il celebre pecorino, formaggio di latte di pecora, che può essere più o meno stagionato. Tra gli stagionati, di sapore forte e deciso, sono molto conosciuti il "Fiore Sardo" e il "San Leonardo". La carne di agnello è molto cucinata in tutta la Barbagia e zona centrale dell'isola.

Un altro piatto sardo è la fregola. La fregola è una pasta con forma di piccole sfere che va tostata nel forno. Questo dona all'impasto di un sapore esotico e diverso della pasta comune. Può cucinarsi con diversi cibi, ma il migliore forse sia con frutti di mare. Ovvio, per consumarsi, deve cuocersi.

Bevande[modifica]

Il Vermentino di Gallura è un delizioso vino bianco DOCG fruttato i cui vitigni crescono nella Gallura centrale e settentrionale, oltre a questo gioiellino, sono molti i vini DOC prodotti in Sardegna: Alghero, Arborea, Cagliari, Campidano di Terralba, Cannonau di Sardegna, Carignano del Sulcis, Girò di Cagliari, Malvasia di Bosa, Mandrolisai, Monica di Sardegna, Moscato di Sardegna, Moscato di Sorso-Sennori, Nasco di Cagliari, Nuragus di Cagliari, Sardegna Semidano, Vermentino di Sardegna, e Vernaccia di Oristano.

Sicurezza[modifica]

La criminalità in Sardegna non è un problema degno di considerazione eccessiva, ma comunque bisogna fare attenzione specialmente nei luoghi più affollati delle città a non subire borseggi e scippi. La Sardegna è l'unica regione italiana dove non ci sono serpenti velenosi.

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Regione nazionaleUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per dare un'idea generale sulla regione e offre una descrizione di possibili mete.